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Agrigento, Cattedrale e colle “San Gerlando”: la “marcia” è già iniziata

marcia-cattedraleUna marcia che sui social network sembra già essere partita. Hashtag, commenti e pagine che annunciano la partecipazione alla marcia del prossimo 3 novembre per mantenere alta l’attenzione sulla situazione del colle di Girgenti e della sua Cattedrale.

Nei giorni scorsi il monito dell’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, sembra avere scosso le anime e le coscienze degli agrigentini. Un segno identitario di un centro storico e di una città che non poteva, e non può, essere abbandonato a se stesso. Un grido d’allarme partito dal Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto che si è rivolto direttamente agli agrigentini per manifestare contro un vero e proprio “scippo” che le istituzioni regionali hanno decretato nei confronti di Agrigento. “Soluzioni subito” aveva detto il primo cittadino di Agrigento che aveva parlato degli “ennesimi dialoghi sterili dinanzi al progressivo e inarrestabile deteriorarsi dei luoghi. Andiamo incontro all’inverno e alla stagione delle piogge. Un altro inverno col fiato sospeso. Le parole inutili offendono la città più del silenzio. Più che un richiamo alle responsabilità, serve scuotere le coscienze. Soluzioni subito. Non c’è più molto tempo“.

Ora lo stesso Sindaco si rivolge agli agrigentini dopo l’annuncio della marcia: “Cittadine e cittadini di Agrigento – scrive Lillo Firetto – rispondiamo numerosi all’appello del nostro arcivescovo, cardinale Francesco Montenegro: partecipiamo tutti alla marcia silenziosa di venerdì 3 novembre per mostrare la nostra indignazione contro l’indifferenza degli organi regionali sul destino della nostra Cattedrale e del Colle di Girgenti. Chiediamo che finiscano di giocare a rimpiattino e decidano di assumersi le responsabilità per tutelare la pubblica incolumità e per salvaguardare il nostro patrimonio storico e architettonico. Facciamoci vedere, dimostriamo che non siamo rassegnati e che è ora di smettere di perdere tempo… perché la verità è che non c’è più tempo. Soluzioni subito!

Sei anni, otto mesi e tre giorni. Scorrono inesorabilmente i minuti in cui la Cattedrale “San Gerlando” è stata chiusa al culto per le oramai note vicende che negli anni hanno visto (a parole), politici e Istituzioni occuparsi di quello che dovrebbe, e potrebbe, essere il “motore” di un centro storico da rivalutare e rivivere.

Gli agrigentini sembrano così accogliere l’appello del cardinale Montenegro e lo fanno anche in un momento particolare; a due giorni dalle elezioni regionali una marcia silenziosa per manifestare indignazione e sensibilizzare chi ha compiti di responsabilità a porre in atto azioni risolutive volte alla pubblica incolumità e alla salvaguardia del Centro storico e di un bene, la Cattedrale di Agrigento, di significativa rilevanza ecclesiale, storica e architettonica.

Intanto iniziano ad arrivare le prime adesioni da parte di associazioni ed enti. Prima fra tutte il movimento civico “Agrigento Punto e a Capo” che con uno dei suoi principali esponenti, Mario Aversa, per prima aveva lanciato l’ipotesi di una fiaccolata senza però “politici” e “candidati”. Alla marcia prenderanno parte anche sindacati, Fai e Mareamico Agrigento che ad oggi hanno già dato la loro adesione.

La marcia muoverà alle ore 18.00 da via Imera (raduno davanti la Caffetteria Imera) per via XXV Aprile, via Gioeni, via Plebis Rea, piazza Bibbiria, Via Duomo per concludersi in piazza don Minzoni davanti la Cattedrale di Agrigento.

 

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