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Agrigento: Confcommercio chiede intervento delle forze dell’ordine per contrastare il commercio abusivo di merce contraffatta

merce-contraffatta-2Perviene alla nostra redazione una nota del presidente di Confcommercio Agrigento che accende i riflettori sulla questione riguardante gli ambulanti abusivi:

Vendere merce contraffatta è reato, acquistare merce contraffatta è anch’esso reato, voltarsi dall’altra parte è favoreggiamento. Confcommercio chiede un maggiore attenzione sul territorio e presenta esposto alla Procura delle Repubblica.
La zona balneare di San leone quotidianamente presa d’assalto dai venditori ambulanti senza nessuna licenza che propone merce di dubbia provenienza. Da qualche giorno l’area dell’ex eliporto e diventato un vero è proprio mercato a cielo aperto della illegalità. Merce di dubbia provenienza e fabbricazione viene esposta su banchetti improvvisati in quello che nell’intenzione dovrebbe essere un mercatino etnico, invece nessun registratore di cassa presente sui banchi di vendita, né tantomeno artigianato etnico, ma una vera e propria vetrina dei migliori marchi delle produzioni mondiali (adidas, nike, prada Lous Vuitton, ray-ban), il tutto con enorme danno all’immagine della città turistica, al commercio, alla legalità.

La zona, di proprietà del demanio, ci dicono essere stata assegnata per la realizzazione di un mercatino, dietro corrispettivo di un canone per l’occupazione del suolo; una possibilità contemplata dall’ordinamento ma che non esime i reali fruitori e venditori di quelle che sono le regole e le leggi.
Ne deriva che il problema è di ordine pubblico, perché investe il controllo del territorio, e di legalità, in quanto la contraffazione di importanti marchi e la conseguente vendita delle merci trovano origine nelle grandi organizzazioni criminali. Confcommercio chiede un presidio preventivo e fisso delle forze dell’ordine per evitare il posizionamento degli abusivi ed il controllo della merce.

La naturale conseguenza a tale fenomeno è la presentazione nella giornata di lunedì di un esposto in Procura con l’obiettivo di sollecitare un’azione incisiva che possa contrastare il commercio senza autorizzazione e la contraffazione, per la tutela delle aziende che con tanti sacrifici continuano ad avere una partita iva e credere nello stato italiano.”

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