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Editoriali

Agrigento fra “fake” e “hater”: quelle notizie che diventano virali

haterIl mondo dei social ha oramai “infettato” tutti. Dalle grandi star ai personaggi famosi, negli ultimi mesi abbiamo iniziato a conoscere termini come “fake” e “hater“.

Altro non solo che notizie “bufale” e commenti al limite della decenza che pervadono il web da parte di accaniti utenti che dietro le tastiere fanno la parte dei leoni. E se tale comportamento sembra oramai passare inosservato da parte degli utenti più attenti, c’è ancora una buona fetta di internauti che riesce a dare credito a notizie “bufale”. News che in breve tempo riescono a diventare “virali” e coinvolgere un numero indeterminato di lettori. Frutto della tecnologia più becera e, a volte, anche della goliardia di qualcuno che se le ride sotto i baffi pensando di avere diffuso in rete notizie infondate e aver fatto credere migliaia di persone di un “fatto” inesistente.

E se questo accade un po’ ovunque, anche Agrigento non è esclusa. Se nei giorni scorsi era stato addirittura l’Assessore comunale all’ambiente a parlare di “fake news” su alcune notizie riportate in merito ai disservizi dell’avvio della raccolta differenziata in alcuni quartieri agrigentini, ora sembra essere arrivato il tempo di immettere il “virus” della bufala in tutto ciò che accade. Si badi bene, che si tratta di una tecnica più raffinata e articolata: una notizia di per sé vera, ma gestita a tal punto da diventarne vera bufala. La città dei Templi sta infatti vivendo momenti di grande rivoluzione negli ultimi tempi e se l’avvio di un percorso di modernità ha avuto, e probabilmente ha, momenti di incertezze è nella natura delle cose. L’avvio della raccolta differenziata ha infatti “scatenato” le ire di quanti si sono trovati dinnanzi a disservizi nella gestione del ritiro dei contenitori per la raccolta. Motivi, quest’ultimi, che hanno addirittura fatto parlare di presunte dichiarazioni del Sindaco Lillo Firetto che si sarebbe detto “contento delle lunghe file dei cittadini“. Peccato che lo stesso primo cittadino aveva più volte parlato di essere “contento della risposta della città alla differenziata“. Una bufala creata ad “arte” per alimentare sentimenti di tensione verso un percorso che, nel bene o nel male, sta vedendo finalmente Agrigento raggiungere un traguardo importantissimo nel rispetto dell’ambiente e che porterà un risparmio in bolletta, coinvolgendo tutti i cittadini.

Sì, perchè è bene ricordare che se qualcuno parla di maggiori costi TARI, quest’ultimi sono stati determinati dalle decisioni che nel recente passato hanno costretto la città dei Templi ad “obbedire” a ordinanze regionali che portavano al conferimento dei rifiuti in discariche lontane centinaia di chilometri. Scelte regionali che hanno, è bene ricordare, portato il Sindaco e l’Assessore all’ambiente a citare in giudizio la Regione proprio per i maggiori costi e per ordinanze che sarebbero invece potute avvenire in una diversa prospettiva di economicità ed efficienza. Insomma, anche in questo caso tanta confusione da parte di qualcuno che preferisce fare il “leone” da tastiera e infondere vere e proprie “fake” news.

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