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Editoriali Politica

Agrigento, giochi fatti per la presidenza del Consiglio Comunale?

agrigento_aula_consiliareMeno di una settimana e avrà inizio ufficialmente la nuova amministrazione comunale di Agrigento. È convocato per lunedì 6 luglio la prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni dello scorso 31 maggio e 1 giugno.

Un mese nel quale qualcuno ha già tracciato un bilancio positivo dell’amministrazione attiva guidata dal neo sindaco Lillo Firetto.
Dopo le formalità di rito su giuramenti ed eventuali surroghe, il Consiglio sarà subito chiamato ad affrontare un argomento spinoso, quale quello dell’elezione del presidente di “Aula Sollano”.

I rumors di queste settimane vedono in pole position Daniela Catalano del Nuovo Centrodestra del ministro Alfano. Sarebbe lei infatti la candidata alla presidenza prediletta dagli ambienti vicini al ministro dell’Interno. Una scelta che comunque sembrerebbe destare qualche perplessità soprattutto da parte di chi nella stessa lista ha ottenuto un numero di consensi maggiori. Uno su tutti, l’ex consigliere ed assessore Gerlando Gibilaro, che forte dei suoi 604 voti, ambirebbe quasi sicuramente a ricoprire la carica data anche un’esperienza, all’interno di “Aula Sollano”, che invece mancherebbe alla Catalano. Punto di forza di quest’ultima sarebbe invece la vicinanza agli ambienti di Forza Italia; nipote del già europarlamentare e coordinatore cittadino di Forza Italia, Salvatore Iacolino, la sua eventuale candidatura potrebbe far convogliare su di lei un consenso quasi unanime del Consiglio.
Infatti l’amministrazione attiva può contare su ben 21 consiglieri di maggioranza, contro i 7 delle liste che sostenevano Silvio Alessi e 2 del Movimento 5 Stelle.

Inizialmente sarà Marco Vullo del Pd a presiedere la seduta, visto che è lui il consigliere che ha ottenuto più voti. Con lui, fra gli “ex” nomi eccellenti della precedente amministrazione, vi saranno altri otto riconfermati.

Giochi fatti dunque, o quasi, per una “poltrona” che però sembra destare qualche mal di pancia soprattutto a qualche noto esponente vicino al neo Sindaco. L’ex consigliere Nello Hamel e l’uscente Nino Amato (forte di un consenso che nelle ultime quattro precedenti elezioni lo ha visto crescere costantemente come numero di preferenze) potrebbero infatti recriminare l’ambita “casella” mettendo a rischio ogni tipo di equilibrio. Ma come si sa, la politica è mediazione e siamo certi che il 6 luglio saranno tutti “d’amore e d’accordo”.

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  1. marinella sanzo says:

    ora si spiegano le tante presenze di alfano ad Agrigento…neanche quando ci abitava lo si vedeva così spesso…e comunque quasi tutti i nomi in neretto sono quelli di gettonopoli…come sempre, tutto cambia per non far cambiare niente. auguri

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