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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, in Prefettura il consuntivo di fine anno delle attività delle Forze dell’Ordine

questuraTradizionale consuntivo di fine anno oggi alla Prefettura di Agrigento per illustrare i risultati delle attività svolte dalle Forze dell’Ordine in provincia di Agrigento. Ad illustrare i risultati conseguiti e le problematiche, i massimi vertici autorità locali. 

A presiedere l’incontro il Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede (in foto), che ha sottolineato gli impegni sui temi “della cattedrale, del Consorzio Universitario, delle strutture viarie provinciali e, novità la Commissione Territoriale sui richiedenti asilo“. Un impegno massimo che può essere riassunto con un bilancio positivo delle Forze dell’Ordine in provincia di Agrigento e che evidenziano l’impegno costante e giornaliero di uomini e donne impegnati costantemente alla tutela del cittadino.

Una sinergia fra le varie Forze dell’Ordine, quali i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco e la Capitaneria di Porto, che è sottolineato anche dai dati rilevati in tema di ordine pubblico e sicurezza dal “Sole 24 Ore”, così come affermato dal Questore di Agrigento,  Mario Finocchiaro.

In particolare il quadro esposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri durante il 2015 ha visto nella fattispecie i seguenti controlli:

1. Immigrazione
Si è proceduto, congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, al controllo di 61 centri di 2a accoglienza per immigrati, afferenti a 28 associazioni/cooperative, ospitanti complessivamente 1059 immigrati (a fronte di 1206 posti complessivi). Sono state effettuate 18 denunce all’Autorità Giudiziaria e 16 segnalazioni all’Autorità Amministrativa per un ammontare di circa 52.000 Euro di sanzioni.
La tipologia delle violazioni riscontrate riguarda: sovraffollamento, carenza di arredi, tracce di umidità, mancanza di riscaldamento, alimenti in cattivo stato di conservazione, acqua potabile non certificata, mancanza certificato di agibilità ed abitabilità, posizione lavorativa irregolare, carenze igienico-sanitarie.
Inoltre, una struttura è stata sgomberata a seguito di rissa tra immigrati.
2. Tutela ambientale
Si è proceduto, congiuntamente a personale del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Agrigento, del Corpo Forestale della Regione Sicilia, della Polizia Provinciale di Agrigento e delle Polizie Locali, all’espletamento di mirati controlli ad oleifici e frantoi presenti sul territorio provinciale, al fine di contrastare l’inquinamento ambientale connesso al processo di molitura delle olive.
I controlli hanno interessato 55 ditte e sono state complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria 12 persone tra titolari d’impresa, amministratori delegati e proprietari dei terreni interessati agli sversamenti, con le accuse di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, scarichi industriali non autorizzati, abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, vietata immissione di rifiuti, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee, nonché violazioni delle leggi urbanistiche.
Si è contestualmente proceduto al sequestro delle aree di terreno interessate, nonché di vasche, autocisterne e condotte per il deposito, lo scarico o il convogliamento delle acque di vegetazione.
3. Ciclo della raccolta dei rifiuti
Sono stati espletati 102 servizi, durante i quali sono stati controllati 134 automezzi e 167 dipendenti di 9 ditte private che gestiscono la Nettezza Urbana in Provincia elevando complessivamente 8 sanzioni ai sensi del Codice della Strada.
4. Sicurezza sul posto di lavoro
Si è proceduto, congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, al controllo di 97 cantieri/aziende per un totale di circa 200 tra responsabili e lavoratori dipendenti, denunciando 43 soggetti all’Autorità Giudiziaria ed elevando ammende e sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 142.114,59 Euro.
5. Sicurezza stradale
Sono state elevate 7509 contravvenzioni ai sensi del Codice della Strada, di cui 292 per uso del cellulare durante la guida e 808 per mancanza della copertura assicurativa per un ammontare complessivo delle sanzioni pari a 1.641.658,72 Euro.

L’Ufficio di Gabinetto della Polizia di Stato, nell’anno in corso, ha predisposto in materia di Ordine e Sicurezza, nr. 704 ordinanze del Questore relative ai servizi di ordine e sicurezza pubblica e nr. 729 riguardanti l’immigrazione; tali servizi sono stati svolti con l’impiego complessivo di 38.793 operatori delle diverse Forze di Polizia.
Per comprendere appieno la rilevanza dell’attività svolta nel settore della tutela dell’Ordine e della sicurezza pubblica, è opportuno citare anche alcune contingenze ed eventi eccezionali verificatisi nell’anno 2015.
Per quanto attiene alle visite istituzionali, si è registrata, specie sull’isola di Lampedusa, la frequente presenza di personalità di elevato rilievo nazionale ed internazionale.
Il 27 maggio, l’isola di Lampedusa è stata interessata dalla visita di una delegazione della Commissione d’Inchiesta sull’accoglienza dei migranti della Camera dei Deputati, guidata dal presidente on. Gennaro Migliore.
Il 21 giugno, sempre sull’isola di Lampedusa, è stata presente una delegazione della Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni del Parlamento Europeo.
Il 2 luglio, si è registrata, nella citata isola, la visita del Ministro degli Affari Esteri ed Europei del Granducato di Lussemburgo accompagnato dal Sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione.
Il 9 ottobre, sono stati in visita a Lampedusa il Commissario Europeo per le migrazioni Dimitris Avramopulos e il Ministro degli Affari Esteri ed Europei del Granducato di Lussemburgo, accompagnati dal Sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione.
Il 20 ottobre, l’isola di Lampedusa è stata interessata dalla visita di una delegazione della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
Nel corso dell’anno, si sono registrate, inoltre, sempre in Lampedusa le visite di diversi Ambasciatori e rappresentanti diplomatici accreditati presso la Repubblica Italiana, nonché di funzionari dell’U.E. e di altri esponenti di vari Governi europei.
Il 3 ottobre, in Lampedusa, in occasione del secondo anniversario del tragico naufragio di immigrati avvenuto nello specchio acqueo antistante l’isola, che ha determinato la morte di 366 migranti, hanno avuto luogo eventi commemorativi, con la presenza di numerosi esponenti politici e della società civile italiani ed europei.
L’attenta attività informativa svolta sull’isola nei giorni antecedenti la commemorazione ha consentito una gestione equilibrata ed efficace delle tensioni che si sono poi verificate nell’area antistante lo scalo portuale dell’isola, ove alcuni appartenenti ad un locale centro sociale hanno inscenato una manifestazione di protesta nei confronti dei rappresentanti istituzionali presenti alla cerimonia.
Nell’ultima settimana di luglio, in questa provincia hanno soggiornato oltre trecento personalità di spicco dell’economia mondiale, in particolare del mondo della c.d. “new economy” e la Regina Rania di Giordania, partecipanti al c.d. “Google Camp”, organizzato dal colosso mondiale dell’informatica, presente con i suoi vertici, ospitati presso una struttura ricettiva di Sciacca; nell’ambito di tale evento, il 27 luglio, si è tenuta una serata di gala presso la Valle di Templi, nel corso della quale si sono anche esibiti artisti di rilievo internazionale, quali Andrea Bocelli e John Legend.

Altre problematiche che hanno avuto riflessi sull’ordine e la sicurezza pubblica e che sono stati affrontati con positivi risultati riguardano diverse vertenze quali quelle connesse alla gestione dei rifiuti, settore sovente interessato da agitazioni e scioperi delle maestranze per il mancato pagamento degli emolumenti e per paventate riduzioni di personale, quelle afferenti i migranti ospitati presso strutture SPRAR e CAS in diversi comuni della provincia, protagonisti di diverse manifestazioni di rivendicazione di migliori condizioni di assistenza ed accoglienza nonché di tempi più celeri nelle procedure volte al riconoscimento della protezione internazionale, e quelle relative all’esecuzione coattiva di sentenze in tema di abusivismo edilizio nell’area della Valle dei Templi di Agrigento.

Com’è noto le isole Pelagie e, più in generale, le coste della provincia di Agrigento continuano ad essere interessate da un incessante massiccio flusso migratorio.
Anche nel periodo in riferimento, grandissimi sforzi sono stati operati per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina la cui gestione ha visto coinvolta la Questura di Agrigento con tutte le sue articolazioni.
Da ultimo, a seguito degli accordi raggiunti in sede di UE in tema di “relocation” di migranti aventi diritto alla protezione internazionale, si è registrata l’apertura del primo “Hotspot” italiano in Lampedusa e del primo “Hub” italiano in Siculiana.
Il citato flusso migratorio ha fatto registrare complessivamente, nel periodo preso in esame, l’approdo in questa provincia di 27803 migranti a fronte dei 18629 dell’anno precedente.
Segnatamente, si sono verificati 154 “sbarchi” a fronte dei 74 dell’anno precedente, di cui 190 (16 nell’anno precedente) a Lampedusa e 36 (58) sulla costa; i migranti sbarcati sull’isola di Lampedusa sono stati 21251 (1170), quelli sbarcati nelle coste agrigentine sono stati 6552 (17459), i minori sono stati 2436 e sono giunti, altresì, 35 (21) cadaveri.
In tale ambito, rilevantissima è stata l’attività di pianificazione ed esecuzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con l’organizzazione e l’attuazione dei relativi dispositivi in Lampedusa e presso lo scalo marittimo di Porto Empedocle in occasione degli arrivi dei migranti, dei servizi di vigilanza presso le strutture che di volta in volta ospitano gli immigrati, come il CPSA (ora anche Hotspot) di Lampedusa e la struttura di accoglienza (ora anche Hub) “Villa Sikania” di Siculiana, nonché dei trasferimenti, con le relative scorte via terra di migranti verso altre destinazioni (CARA, strutture S.P.R.A.R., CIE) o presso scali aeroportuali per l’esecuzione dei rimpatri ovvero per i successivi trasferimenti presso altre strutture del territorio nazionale.

Le manifestazioni sportive si sono svolte, nel complesso, in maniera regolare; nell’ultimo scorcio del 2015 i servizi per le partite casalinghe dell’Akragas hanno registrato una sensibilizzazione e un rafforzamento in quanto tale compagine sportiva, a seguito di promozione dalla categoria inferiore, è impegnata in una serie professionistica (Lega Pro).
Analogamente, massimo è stato l’impegno connesso alle partite della “Fortitudo”, squadra di basket di Porto Empedocle, che ha lottato per la promozione nella prima serie professionistica, non centrando l’obbiettivo solo all’ultima partita utile.

Per quanto attiene alle manifestazioni religiose, particolare attenzione è stata riservata, con esiti altamente positivi, alle processioni di San Calogero, svoltesi in Agrigento e in Porto Empedocle, con attenta programmazione, preparazione e svolgimento dei servizi al fine di assicurare che le stesse si svolgessero in clima di compostezza evitando eccessi del passato e, con particolare riferimento alla processione di Porto Empedocle, che si ripetesse quanto accaduto in data 7 settembre 2014, allorchè la statua del Santo fu fatta transitare nei pressi dell’abitazione di noti esponenti di cosa nostra empedoclina.

CONTROLLO DEL TERRITORIO

In ottemperanza alle direttive del Ministro dell’Interno, nell’ottica di un rafforzamento dell’azione di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità organizzata, è proseguita l’attuazione del piano di azione denominato “Modello Trinacria”, con il concorso di tutte le altre Forze di Polizia e l’apporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo. Detto modulo operativo prevede due fasi attuative, una a carattere provinciale e una a carattere interprovinciale attraverso la contemporanea realizzazione di servizi operativi nelle aere di confine con le province limitrofe di Trapani, Palermo e Caltanissetta.
Analogamente, in ossequio alle direttive ministeriali in data 10 ottobre 2014, veniva proseguito anche il modello operativo denominato “Sistema di Controllo Integrato del Territorio”, ispirato alla necessità di assicurare un controllo del territorio che preveda forme corali di intervento attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti della Questura, dei Commissariati distaccati di P.S. e di altri Reparti della Polizia di Stato (Reparto Prevenzione Crimine, Unità cinofile, artificieri ecc).
Rilevante l’attività interforze svolta nel settore del contrasto all’abusivismo commerciale, pianificata, su input del Ministro dell’Interno, in sede di Riunione Tecnica di coordinamento presso la Prefettura ed attuata mediante servizi congiunti, disposti con ordinanza del Questore ed eseguiti dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Capitaneria di Porto e dalla Polizia Locale (municipale e provinciale).
In tale quadro merita menzione l’azione svolta in occasione della stagione balneare e, specificatamente, in occasione del Ferragosto 2015, allorchè si è assicurata l’ordinata fruizione delle spiagge, in particolare di quella di San Leone.

L’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura e quelli analoghi dei Commissariati di P.S., nell’arco dell’anno 2014, attraverso l’attività di presidio e pattugliamento di questa provincia, hanno conseguito i seguenti risultati:
• Nr. 8320 turni di volante effettuati;
• Nr. 3505 interventi di soccorso pubblico;
• Nr. 61780 persone identificate;
• Nr. 30211 auto-motoveicoli controllati;
• Nr. 11.324 posti di controllo effettuati;
• Nr. 2820 contestazioni di violazioni al CDS;
• Nr. 622 perquisizioni

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E COMUNE
ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA

Qui di seguito si riportano le principali operazioni di P.G. eseguite nel corso dell’anno 2015.

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Nelle prime ore del 2 dicembre 2015, in Agrigento, Palermo, Porto Empedocle, Realmonte, Favara, Cattolica Eraclea e Santa Margherita di Belice, personale delle Squadre Mobili di Agrigento e di Palermo ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta di quella D.D.A., nei confronti di 13 soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione di tipo mafioso, estorsioni, detenzione illegale di armi da fuoco, delitti aggravati dall’art. 7 D.L. 152/91 (operazione “Icaro”).
In particolare, venivano eseguiti nr. 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, nr. 3 arresti domiciliari e nr. 4 obblighi di presentazione alla P.G.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
La Squadra Mobile, unitamente al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo nell’agosto del 2014 iniziava un’indagine, poi conclusasi nel corso del corrente anno, su un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nella specie, gli investigatori approfondivano le posizioni di alcuni immigrati dimoranti in Sicilia che gravitavano attorno ai soggetti indagati ed arrestati nell’operazione Glauco I del luglio 2014.
Per questa ragione, l’operazione prendeva il nome “Glauco II”, ed infatti continuava con le stesse modalità investigative della prima indagine, ovvero con una serrata attività tecnica di intercettazione di comunicazioni telefoniche, servizi tecnico-dinamici effettuati sul territorio, approfondite analisi dei traffici telefonici e delle numerose transazioni finanziarie effettuate per pagare il costo dei viaggi dei migranti.
Il modus operandi dell’organizzazione stanziata in Sicilia e operante prevalentemente presso il C.A.R.A. di Mineo era così strutturato: gli immigrati introdotti illegalmente nel territorio nazionale, venivano istruiti a sottrarsi, se possibile, alle procedure di fotosegnalamento e agli accertamenti di rito. In ogni caso, prima della regolarizzazione sul territorio nazionale, gli immigrati venivano aiutati ad allontanarsi dai rispettivi centri di accoglienza e quindi illegalmente trasferiti verso il nord Italia e il nord Europa. In particolare, sono emersi contatti con referenti in Svezia, Germania e altre parti del mondo, non solo in Europa, che si occupavano della fase finale del viaggio clandestino.
Agli stranieri, quindi, veniva chiesto di versare diverse somme di denaro, il solitamente direttamente in contanti o tramite il metodo “Hawala”, ovvero con il versamento di somme di denaro in canali che permettono una agevole movimentazione come Western Union, Moneygram o, in Italia, ricariche Postepay.
A seguito delle indagini, in data 10 aprile 2015 la Direzione Distrettuale Antimafia – Procura della Repubblica di Palermo emetteva un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 24 persone, che permetteva la cattura di 20 indagati, mentre gli altri risultavano irreperibili sul territorio nazionale, in quanto dimoranti ed operanti all’estero, specificamente in Libia.

Da ultimo, in data 21 dicembre 2015, la Squadra Mobile, unitamente al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo e la Guardia Costiera hanno eseguito nr. 4 fermi di indiziati di delitto in relazione ai reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata dall’uso delle armi, nonché altri reati contro la persona. Si tratta dell’esito di complesse indagini che hanno permesso di ricostruire l’attività di un sodalizio criminale di oltre 14 persone, prevalentemente operanti in Libia, di nazionalità Maliana, scaturite a seguito di uno sbarco di quattro gommoni avvenuto tra l’8 e il 9 febbraio 2015. Tali investigazioni hanno consentito di appurare che il sodalizio criminale organizzava un numero imprecisato di traversate di migranti a fronte di lauti compensi fino a $ 1500 a testa, di ricostruire l’intera “scala gerarchica” ed individuare quattro soggetti operanti sul territorio italiano. (Operazione Zodiac).

Inoltre, dal gennaio del 2015 ad oggi sono state tratte in arresto 78 persone e denunciate in stato di libertà 26380, per reati concernenti l’immigrazione irregolare.
Nello specifico, sono stati 25 gli “scafisti” sottoposti a fermo di indiziato di delitto, per il reato di cui all’art. 12 d. lgs 286/98; 20 di questi sono stati effettuati di iniziativa, mentre gli altri 5 sono stati eseguiti su provvedimento della competente Procura della Repubblica. Da segnalare che, nel corso di quest’anno, a 4 scafisti sono stati contestati anche i reati di omicidio e naufragio, poiché nei relativi viaggi si era accertata la morte o la scomparsa complessivamente di 27 persone circa.
Altri 27 cittadini extracomunitari sono stati denunciati per avere violato il divieto di reingresso nel territorio nazionale (art. 13, co 13 ter d.lgs 286/98); 25 di questi sono stati arrestati in flagranza di reato.
Sono stati eseguiti 15 ordini di carcerazione nei confronti di altrettanti immigrati per vari reati che gli stessi avevano già commesso nel territorio dello Stato.
Sono stati denunciati in stato di libertà 9 immigrati per reati concernenti falsità poste in essere durante la pre-identificazione, 7 di questi per il reato di cui all’art. 495 ter.
Alla Direzione Distrettuale Antimafia – Procura della Repubblica di Palermo sono state denunciate 10 persone per il reato di tratta di persone. Nello specifico, sono state indagati gli organizzatori di viaggi di cittadine nigeriane che sono state condotte nel territorio dello Stato, con l’inganno, per farle prostituire.
Da segnalare, infine, l’elevato numero di immigrati denunciati ai sensi dell’art. 10 bis del d.lgs. 286/1998, per avere fatto ingresso illegale nel territorio nazionale. Complessivamente, per il menzionato reato, sono state denunciate 26377.

REATI CONTRO LA PERSONA
Il 25 settembre 2015, veniva data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla competente Autorità giudiziaria nei confronti di tre cittadini licatesi, uno dei quali domiciliato in Germania e colpito da Mandato di Arresto Europeo, eseguito contestualmente, nella città di Colonia (D), dalle Autorità di polizia tedesche.
A carico degli indagati, nel corso di serrate indagini, erano stati raccolti gravi indizi circa la loro corresponsabilità, in concorso, dell’omicidio di TRUISI Angelo, avvenuto in Licata il 2.1.2015, mediante esplosione di colpi d’arma da fuoco, specificatamente un fucile cal.12; il corpo della vittima era stato, poi, dato alle fiamme e rinvenuto il 21 gennaio seguente.
L’identificazione del cadavere è stata possibile solo grazie alle successive analisi dei profili genetici.
Le investigazioni mettevano in luce il contesto sociale entro cui era maturata l’azione omicidiaria, svelando un giro di sostanze stupefacenti in cui la vittima aveva fatto ingresso, unitamente a quelli che secondo l’ipotesi accusatoria si sono poi rivelati essere i suoi assassini.

Il 02 ottobre 2015, veniva tratto in arresto un soggetto per violenza sessuale continuata in danno della figlia minorenne della propria convivente.
Dalle indagini espletate, di natura tecnica e tradizionale, si accertava che la minore, dall’età di dieci anni circa, per sette anni, era stata costretta a subire e praticare continui atti sessuali da parte del proprio patrigno che la ricattava e minacciava qualora la stessa non avesse dato seguito ai suoi desideri sessuali.
Anche la madre della minore veniva denunciata per avere concorso nei reati mediante omissione, non essendosi adoperata per far cessare i cennati comportamenti del convivente.

Dal gennaio 2015, tra le altre, sono state denunciate 2 persone per il reato di violenza sessuale, 8 per il reato di maltrattamenti in famiglia, 3 persone per il reato di stalking, rectius atti persecutori, 1 persona per adescamento di minore.

REATI CONTRO IL PATRIMONIO
In data 25 maggio 2015 venivano tratte in arresto 5 persone per rapina aggravata, in concorso, perpetrata presso l’istituto di credito BANCA NUOVA di Favara.
L’attività svolta a seguito della predetta rapina, ad opera di tre giovani dall’accento catanese, permetteva di rintracciare i malviventi, mentre si allontanavano dal luogo del delitto, sulla SS 576–direzione Naro, a bordo di due autovetture.
Le perquisizioni espletate permettevano di rinvenire e sequestrare parte della refurtiva quantificata in euro 12.722,50.

ANTIDROGA
Dal mese di gennaio si segnalano 8 arresti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché 8 denunce in stato di libertà.
In data 30 marzo 2015 si è proceduto all’arresto di un soggetto per detenzione di 1.2 Kg. di cocaina, oltre 13 Kg. di hashish, 144 piante di marijuana, 300 grammi di ketamina e vario munizionamento.

CONTRASTO ALLA FENOMENOLOGIA DELITTUOSA DEI FURTI DI RAME
I dati statistici sui furti di rame consumati in questa provincia, tra il 2014 ed il 2015, hanno registrato un sensibile decremento, grazie anche alla prosecuzione dei controlli predisposti da una Squadra interforze appositamente costituita, già dal decorso anno.
Invero, la fenomenologia criminosa interessa numerose aziende erogatrici di servizi e, in misura rilevante, la società E.N.E.L. Distribuzione S.p.A., che nel primo semestre del 2014 aveva subito sul territorio della provincia agrigentina circa 350 furti con circa 150 Km. di linee elettriche asportate. I furti di condutture elettriche in rame hanno causato l’interruzione della fornitura di energia elettrica in diverse località della Provincia creando disagi alla collettività, con ricadute particolarmente sfavorevoli soprattutto per il settore dell’agricoltura. Per fronteggiare tale fenomeno, nell’ambito di un’attività coordinata di pianificazione dell’azione di contrasto, sono stati molto utili alcuni tavoli tecnici tenutesi in Questura ove sono stati elaborati i piani di intervento in attuazione delle decisioni precedentemente assunte in sede di Riunioni Tecniche di Coordinamento svoltesi presso la locale Prefettura. In tali sedi sono stati avviati contatti con i responsabili della sicurezza in Sicilia delle società RFI (Reti Ferrovie Italiane), Enel e Telecom. L’attività di analisi ha consentito di elaborare i dati acquisiti concernenti le denunce di furto sporte nonché di individuare le zone del territorio della Provincia già aggredite e quelle potenzialmente aggredibili, in quanto ancora dotate di linee o cavi di rame, le quali sono state oggetto di mirati servizi di controllo del territorio.
Il complesso delle citate attività ha conseguito i risultati sperati con la conferma, anche nel 2015, del trend in continua diminuzione sia del numero dei furti che dei quantitativi sottratti, già registrato nell’ultimo semestre del decorso anno 2014.

Al riguardo, si riportano, qui di seguito, i relativi dati statistici relativi al 2015:
Controlli effettuati con la Squadra Interforze
(Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale)

Favara ( 29.09.2015 )
Ravanusa ( 15.04.2015)
Licata (10.03.2015)
Canicattì (24.02.2015)
Cammarata (10.02.2015)
Cianciana (27.01.2015)
Ribera (13.10.2015)
Campobello di Licata (24.03.2015)
Agrigento( 27.05.2015)
Licata (Nov.2015) Beton Mix
Ribera (13.10.2015)
Ravanusa (03.03.2015) Nr. 12

Denunciati: in stato di libertà n. 13 soggetti per reati vari da ricettazione di rame a violazioni di vari articoli del D.Lgv. 152/2006 (attivazione di gestione di rifiuti non autorizzata; gestione di veicoli fuori uso non autorizzata ed altro).
Rame sequestrato: Kg. 790.-
Sanzioni amministrative: n.09 violazioni D.Lgv. 152/2006;
Aree sequestrate: n. 05.-

ATTIVITA’ IN MATERIA DI MISURE DI PREVENZIONE
L’obiettivo, strategicamente imprescindibile, di devitalizzare la criminalità nel suo potere di accumulare ricchezze è stato perseguito attraverso gli strumenti normativi in materia di misure di prevenzione patrimoniali
Il Nucleo di lavoro, appositamente costituito e professionalizzato attraverso stage specifici, tenutisi presso la Sezione Dia ed il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento, ha inoltrato al Tribunale di Agrigento-Sezione M.P. n. 2 proposte di sequestro beni, entrambe ancora in istruttoria.
In tale ambito, si è rivelato determinante l’utilizzo di un programma Excel fornito dall’ufficio MP del Tribunale per raccogliere e rendere facilmente intellegibili i dati tecnici relativi alla c.d. “sperequazione economica” propedeutica per l’applicazione delle misure di prevenzione.

Numerosi sono stati i pareri forniti all’Autorità Giudiziaria in relazione alle richieste di modifica o di revoca di misure di prevenzione personale.
Molte pratiche hanno riguardato il contenzioso in materia di ricorsi proposti contro i provvedimenti del Questore.
Infine, si è svolta una costante attività di indirizzo nei confronti dei Commissariati di Pubblica Sicurezza e delle Stazioni dei Carabinieri nella materia della gestione delle prescrizioni a carico delle persone sottoposte alle varie misure di prevenzione.

L’attività dell’Ufficio Misure di Prevenzione è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
PROPROSTE DI MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI 2
PROPOSTE DI MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI 21
AVVISI ORALI EMESSI 216
FOGLI DI VIA OBBLIGATORI EMESSI 58
D.A.SPO EMESSI 10
PROVVEDIMENTI AI SENSI DELL’ART. 75 bis del D.P.R. 309/90 EMESSI 13
AMMONIMENTI PER STALKING EMESSI 10

ATTIVITA’ DELL’UFFICIO ANTIMAFIA.
IMPLEMENTAZIONE DATI E VERIFICA INFORMAZIONI ANTIMAFIA EX D.L. 159/2011
L’ufficio antimafia, nella trattazione delle numerose richieste formulate dalle varie Prefetture-UTG in tema di rilascio certificazione antimafia ed accesso ai fondi previsti per le vittime della mafia e del racket delle estorsioni, ha effettuato un certosino lavoro di esame e di verifica delle informazioni, attingendo, oltre che all’Archivio Generale ed a quello della locale Squadra Mobile, al c.d. SIDDA (presso la DDA di Palermo, previa autorizzazione specifica), con il precipuo scopo di fornire al gruppo ispettivo misto (G.I.M.) della locale Prefettura elementi incontrovertibili in ordine alla finalità di procedere ad informative interdittive (ex DL nr. 159/2011) nei confronti di quelle imprese risultate essere contigue alle organizzazioni mafiose operanti nel contesto della provincia di Agrigento.
In tale ottica il personale è stato costantemente aggiornato sulle novità giuridiche e normative della materia.

L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
INFORMAZIONIPER IL ”FONDO DI ROTAZIONE ANTIMAFIA”- Legge 512 del 22.12.1999 28
INFORMATIVE PER CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA – Decr. Leg.vo 159/2011 551
Partecipazione G.I.M. (Gruppo Ispettivo Misto) 5

ATTIVITA’ DELL’UFFICIO MISURE DI SICUREZZA
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Sottoposizioni alla misura alternativa della detenzione domiciliare 53 Di cui 4 con braccialetto elettronico
Sottoposizioni all’obbligo di presentazione alla P.G. 23
Obbligo di dimora 7
Libertà Vigilata 19
Libertà Controllata 11
Affidamento in prova 55
Ricovero in casa di Cura 12

ALTRE ATTIVITA’ INFORMATIVE
Notevole è stato il numero di fascicoli trattati nella materia delle informazioni e pareri resi a varie autorità. In particolare sono state fornite informazioni alle Questure, agli istituti di pena e soprattutto alle varie magistrature di sorveglianza per l’applicazione e l’esecuzione delle misure di sicurezza, delle pene accessorie e delle sanzioni sostitutive di pene. Sono state trattate anche pratiche afferenti alla istruttoria per la concessione della riabilitazione e delle misure alternative alla detenzione. Sono state, altresì, fornite informazioni al Dipartimento della pubblica sicurezza nella materia dell’istituto previsto dall’art. 41 bis della legge n. 354/75. Numerosa corrispondenza con la Prefettura-UTG ha riguardato la formulazione del parere per il rilascio del nulla osta per il conseguimento della patente di guida. Sono stati, infine, eseguiti parecchi controlli alle persone sottoposte a misure di sicurezza, misure cautelari e al regime della detenzione domiciliare.

L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Informazioni Autorità Giudiziaria 553
Informazioni Istituti di Pena 121
Informazioni al Ministero dell’Interno in tema di applicazione del regime di cui all’art. 41bis O.P. 15
Informazioni alle Prefetture 27
Informazioni ad uffici di FF.PP 109

ARCHIVIO GENERALE. PROCEDURE INFORMATIZZATE.
PROGETTO “TELEMACHUS”
La Questura di Agrigento è la prima Questura d’Italia nel processo di digitalizzazione degli archivi, in ossequio alle direttive emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale e riprese dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali del Dipartimento della P.S.
Il progetto, localmente denominato “Telemachus”, permette di digitalizzare, in entrata ed in uscita, tutti i documenti ed i fascicoli dei vari uffici della Questura e dei Commissariati distaccati.
In tale quadro, si è avviato un percorso di sensibilizzazione nei confronti di quelle istituzioni, enti o associazioni, che, scrivendo alla Questura, non adottavano ancora l’uso della posta elettronica certificata.
In pratica è stata realizzata una sorta di “rivoluzione informatica” che ha consentito di snellire la burocrazia, di unificare e razionalizzare la protocollazione della posta in entrata, di facilitare la consultazione e l’inserimento dei dati, riducendo notevolmente la mole di lavoro dell’Archivio Generale, il cui personale sta provvedendo a scannerizzare ed immettere nel sistema Mpg-web anche i precedenti atti in formato cartaceo, attraverso la formazione di fascicoli digitali.

L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Documenti inserite nel sistema Mpgweb “Telemachus” nel 2015 103.270
Documenti inseriti nel sistema Mpgweb “Telemachus” dall’inizio del progetto di digitalizzazione 144.466
Atti Protocollati in Entrata e in Uscita MIPG WEB nel 2015 71.923
Atti Protocollati in Entrata e in Uscita MIPG WEB dall’inizio del progetto di digitalizzazione 103.608
Fascicoli di Archivio anno 2015 33.941
Fascicoli di Archivio dall’inizio del Progetto di digitalizzazione 48.659

ATTIVITA’ DEL GABINETTO PROVINCIALE POLIZIA SCIENTIFICA
L’ufficio ha effettuato attività di supporto tecnico delle investigazioni scientifiche agli organi investigativi della Questura e dei Commissariati di P.S., attività di sopralluogo di Polizia Scientifica sulle varie scene del crimine, attività di documentazione video e fotografica in occasione di specifici servizi di Ordine Pubblico.
Inoltre il Gabinetto ha realizzato una notevolissima attività di fotosegnalamento in relazione all’esponenziale afflusso di migranti extracomunitari verificatosi nel 2015 a Lampedusa e sulle coste della provincia.

L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi agli interventi eseguiti nell’anno 2015.
TENTATI OMICIDI 1
SUICIDI 3
RINVENIMENTO CADAVERI 7
RAPINE 3
FURTI IN ABITAZIONE 28
FURTI IN NEGOZI / UFFICI 17
TENTATI FURTI 1
DANNEGGIAMENTI SU AUTO 3
DANNEGGIAMENTI SU EDIFICI 6
INCENDI SU AUTO 8
INCENDI SU EDIFICI 2
RINVENIMENTO AUTO 2
ANALISI SU SOSTANZE STUPEFACENTI 7
RIPRESE VIDEO/FOTO CERIMONIE UFFICIALI 8
RILIEVI FOTO/VIDEO SERVIZI DI P.G. 30
RIPRESE FOTO/VIDEO SERVIZI DI O.P. 53
INTERV. DI FOTOSEGN. ART. 359 C.P.P. E ART 4 T.U.L.P.S. 49
ESTRAZIONE IMMAGGINI FOTO/VIDEO 24
GESTIONE REPERTI ALTRI UFFICI 35

FOTOSEGNALAMENTI AGRIGENTO
Fotosegnalamenti Ordinari e Reg. Eurodac 2.460
EX.ART 189/02 PERM. SOGG 294
TOTALE 2.754

FOTOSEGNALAMENTI LAMPEDUSA
INGRESSO IRREGOLARE SUL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ EUROPEA (REG. EURODAC) 10.638

IMMIGRAZIONE

Con riferimento al fenomeno degli “sbarchi” di migranti, quest’Ufficio ha proceduto alle attività di tipo amministrativo prevista, con riguardo alla pre-identificazione, identificazione e successiva valutazione delle relative posizioni giuridiche individuali.
Alla consueta attività fin qui svolta, nell’ultimo scorcio del 2015, si è aggiunta quella connessa all’avvio dell’operatività dei primi “Hotspot” e “Hub” italiani, rispettivamente ubicati a Lampedusa e a Siculiana, nell’ambito delle procedure di relocation a seguito degli intercorsi accordi al riguardo stipulati in sede U.E.
Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina quest’ufficio ha provveduto all’emissione di complessivi n. 1836 provvedimenti di respingimento e all’esecuzione di nr. 111 espulsioni, di cui n. 25 con accompagnamento coatto alla frontiera.
Per quanto riguarda l’immigrazione regolare, si segnala come, nonostante l’impegno profuso in relazione all’attività di identificazione dell’enorme numero di stranieri sbarcati irregolarmente sulle coste, quest’Ufficio abbia anche rilasciato n. 4744 permessi di soggiorno assicurando in tal modo agli interessati il diritto alla regolare permanenza nel territorio.
Degna di nota è l’attività svolta nei confronti dei richiedenti asilo ospitati nelle strutture S.P.R.A.R. e nei C.A.S. ubicati nell’ambito della provincia, con l’acquisizione e trattazione di nr. 1890 richieste di protezione internazionale. Tale eccellente e celere attività ha sortito buoni effetti anche sulla tenuta dell’ordine pubblico nel territorio, in quanto non vi è stata alcuna manifestazione di protesta legata ai tempi di trattazione delle pratiche di competenza dell’Ufficio Immigrazione.
Il lavoro svolto dall’Ufficio Immigrazione ha ricevuto favorevoli valutazioni ed il plauso incondizionato per l’impegno profuso, per l’abilità e rapidità dimostrata nell’organizzazione dell’attività di identificazione in occasione degli “sbarchi”, nella difficilissima organizzazione delle operazioni di rimpatrio e di trasferimento, per l’alto senso umanitario al quale è stato improntato il rapporto con gli stranieri.
Si segnala, infine, la professionalità e correttezza dimostrate durante tutte le attività di gestione degli sbarchi sulle coste agrigentine dai mediatori culturali in servizio presso quest’Ufficio, il cui apporto conoscitivo, senso di umanità e spirito di sacrificio ha positivamente contribuito al buon esito dell’attività.

MINORI

L’ufficio, in continuità con gli anni passati, ha gestito, tra l’altro, il collocamento di nr. 1093 minori stranieri non accompagnati presso strutture autorizzate, dandone comunicazione ex art. 403 C.C., ai servizi sociali territorialmente competenti, alla Procura della Repubblica dei Minorenni, al Tribunale dei Minorenni ed al Giudice tutelare.
E’, altresì, intervenuto in numerose situazioni di minori in difficoltà.

POLIZIA AMMINISTRATIVA

La Divisione Polizia Amministrativa della Questura, avvalendosi anche della collaborazione delle corrispondenti Squadre dei Commissariati distaccati ha svolta una rilevante mole di lavoro, sintetizzabili nei seguenti dati statistici:
• Istruttoria per il rilascio della licenza di collezione armi comuni e di armi antiche artistiche e rare: nr. 6;
• Istruttoria per il rilascio del nulla osta all’acquisto di esplosivi: nr.24;
• Istruttoria per il rilascio della licenza per lo sparo di fuochi artificiali: nr.32;
• Istruttoria per il rilascio della licenza per l’utilizzo di gas tossici: nr.9;
• Sopralluoghi per la verifica dei siti per l’accensione dei fuochi: nr.5;
• Controlli in occasione di accensione di fuochi di artificio in centri abitati: nr.3;
• Inserimento ed aggiornamento informatico (SDI) e tenuta degli archivi informatici relative alle pratiche in materia di armi: nr.980;
• Controlli amministrativi alle armerie: nr. 5;
• Trattazione deleghe d’indagine e sub deleghe: nr.2;
• Controlli e vigilanza sull’attività degli istituti di vigilanza in Agrigento e provincia in conformità alla normativa vigente: nr.2;
• Controlli esercizi pubblico spettacolo con attività di intrattenimento danzante: nr. 10;
• Controlli esercizi pubblici : nr. 40;
• Controlli ad addetti ai servizi di controllo dei locali pubblici, legge 94/2009 ed il D.M. di recepimento del 06.10.2009: Nr. 10;
• Controlli esercizi pubblici di (tabaccherie, bar e cartolerie) ove sono installati apparecchi elettronici da gioco appartenenti all’art. 110 T.U.L.P.S.: nr. 20;
• Controlli in attività di commercio al minuto e all’ingrosso di oggetti preziosi: nr. 10;
• Sopralluoghi per il rilascio di licenza per sale pubbliche da gioco: nr.25;
• Sopralluoghi per il rilascio di licenza di preziosi: nr.3;
• Notifiche provvedimenti amministrativi: nr.35;
• Denuncia di acquisto, cessione e cambio di luogo di detenzione di armi e munizioni: nr.400;

• Licenze di polizia rilasciate: nr. 352;
• Provvedimenti di sospensione di licenze di polizia: nr. 5;
• Provvedimenti di sospensione di licenze di polizia ex art. 100 TULPA: nr. 2;
• Provvedimenti di non accoglimento di licenze di polizia: nr. 33;
• Provvedimenti di revoca di licenze di polizia: nr. 1;
• Provvedimenti di diffida: nr. 15;
• Ricorsi in materia di licenze di polizia: nr. 15.

• Passaporti rilasciati: nr. 4600;
• Dichiarazioni di accompagno minori: nr. 300;
• Nulla Osta consolari e ad altre Questure: nr. 850

• Porto d’armi rilasciati/rinnovati: nr.801;
• Dinieghi: nr. 125;
• Revoche: nr. 43;
• Proposte di divieto di detenzione armi: nr. 59;
• Ricorsi in materia di armi: nr. 23.

Nell’ambito dei controlli amministrativi effettuati, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria nr. 5 persone per reati riguardanti le armi, l’esercizio abusivo di attività sottoposte a licenza, quali la gestione di sale scommesse, svolgimento di spettacoli e serate danzanti senza la prescritta licenza, violazioni varie da parte di soggetti titolari di licenze di polizia, quali la violazione di norme poste a tutela della incolumità e della tranuillità pubblica, ecc., mentre sono state elevate nr. 30 sanzioni amministrative.
Sono stati, inoltre, eseguiti nr. 5 sequestri amministrativi.

POLIZIA STRADALE

L’attività delle pattuglie della Polizia Stradale della Sezione di Agrigento, compresi i distaccamenti di Canicattì e di Sciacca, è stata caratterizzata, come di consueto, dalla presenza costante ed ininterrotta sulle strade della Provincia allo scopo di prevenire qualsivoglia illecito e soprattutto garantire una più efficace e premurosa assistenza agli utenti.
Nell’anno 2014 sono state elevate in totale nr. 12825 infrazioni, di cui nr. 938 per la mancata copertura assicurativa e nr. 1962 per la mancata revisione.
Sono stati rilevati nr. 75 incidenti di cui nr. 26 con danni a cose, nr. 74 con nr. 137 feriti e nr. 5 mortali con nr. 5 persone decedute.
Per quando riguarda l’Attività di Polizia Giudiziaria, sono stati rilevati nr. 152 reati, denunciate nr. 114 persone per guida in stato di ebbrezza, di cui nr. 1 arrestata in flagranza di reato e nr. 2 soggetti denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Nel mese di settembre 2015, sono state denunciati nr. 6 soggetti, di cui nr. 4 agenti assicurativi, per i reati di falso e truffa, a seguito di un’indagine che ha permesso di appurare l’esistenza di nr. 100 false polizze assicurative.

POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI

La sezione di Agrigento della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel corso dell’anno corrente, ha effettuato le seguenti attività:

FASCICOLI TRATTATATI 197
DI CUI DENUNCE 151
DI CUI DELEGHE 46
PERSONE DENUNCIATE 13
PEDOFILIA 2
TRUFFA 5
FRODE INFORMATICA 2
DIFFAMAZIONE 3
MINACCE 1
ATTI PERSECUTORI 1
FALSI IN ASSEGNI 1

POLIZIA FERROVIARIA

La Polizia Ferroviaria del Posti Fissi di Agrigento e Canicattì, nel corso dell’anno corrente, ha effettuato le seguenti attività:

• Persone Identificate: nr. 665 di cui nr. 140 con precedenti penali;
• Veicoli controllati nr.70 di cui contravvenzionati al C.d.S. e R.P.F. nr. 25;
• Servizi di controllo e vigilanza sulle tratte ferroviarie di competenza nr. 101;
• Servizi di controllo e vigilanza Stazioni di competenza nr.493;
• Servizi di scorte treni sui treni di competenza nr.164;
• Denunce varie presentate nr.18;
• Persone denunciate nr. 4;
• Persone arrestate nr. 2;

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