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Editoriali

Agrigento, segui l’esempio di Palermo: aree pedonali e esercizi commerciali che chiedono lo “stop” alle auto

viale quadri 1Ad Agrigento si discute ancora sulla decisione, opportuna o meno, di pedonalizzare il centro città.

La scelta dell’amministrazione comunale di Agrigento, guidata dal sindaco Lillo Firetto, ha infatti voluto, fin dal suo insediamento, migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso una politica che incentivi una maggiore sostenibilità. 

Scelta che, secondo alcuni, penalizzerebbe notevolmente alcuni degli esercizi commerciali del Viale della Vittoria, oggetto nelle ultime settimane dell’interruzione al traffico veicolare nelle giornate della domenica. Al di là dei facili allarmismi, sembra infatti che Agrigento, anche su una scelta civile e al passo coi tempi, discuta alimentando polemiche che forse andrebbero evitate.

Proprio sul quotidiano “la Repubblica” di oggi si legge come i commercianti di via Maqueda a Palermo hanno depositato una petizione all’amministrazione comunale per rendere l’intera area pedonale 24 ore su 24. Non basta più infatti l’area pedonale part-time, ma i commercianti palermitani alzano la voce per chiedere che la zona a traffico limitata sia convertita in un’isola pedonale con uno “stop” ai veicoli ventiquattro ore su ventiquattro.

Un altro modo, qualcuno direbbe; altra mentalità, e soprattutto un altro modo di amministrare. Ma il punto sul quale vogliamo soffermarci è la capacità di ben 103 commercianti palermitani su 104 di via Maqueda di aver avuto l’intuizione di capire come lo sviluppo economico e sociale della zona passasse attraverso una maggiore vivibilità “pedonale” dell’area. 

Testimonianza ne è che i locali sulla strada sono quasi tutti stati affittati da negozi che già da ora si abbelliscono di luci natalizie.

Tentativo che ad Agrigento è stato effettuato con l’ammodernamento del Viale della Vittoria: più pulizia, più decoro urbano e soprattutto iniziative per incentivare le famiglie a rivitalizzare l’antica “passeggiata giurgintana”. Iniziative, che sicuramente andrebbero migliorate, pensando ad altre soluzioni “pratiche” che possano incentivare il pigro “agrigentino” a scendere in piazza.

Un inizio, che sicuramente con il tempo renderà anche Agrigento una città al passo coi tempi.

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