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Salute

Alzheimer, passi avanti nella ricerca: nuova cura?

memoriaLo studio nasce negli Stati Uniti, dagli scienziati della Duke University, per capire le cause e i possibili rimedi per contrastare l’Alzheimer. La sperimentazione, applicata su cavie da laboratori, ha dimostrato che le Microglia (tipo di cellule del sistema immunitario del cervello) quando iniziano a consumare più arginina (aminoacido), iniziano i primi sintomi di Alzheimer.

Questa ricerca afferma che vi è una molecola in grado di ridurre il consumo di Arginina chiamata Difluorometilornitina (DFMO). Questa molecola può essere l’arma futura per contrastare e curare definitivamente questa malattia.
In Italia sono quasi 500.000 le persone le persone che soffrono di questa brutta malattia.
Al momento non esiste nessuna cura in grado di far regredire o fermare l’Alzheimer e visti i presupposti di questa ricerca vi è ottimismo che in un futuro recente possa trovarsi una cura.

Dario Schembri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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