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Salute

Biotecnologie applicata anche per la cura dei tumori: a Palermo nasce “Chab”

biotecnologieL’università degli Studi di Palermo presenta un progetto finanziato dall’Unione Europea dove mette a disposizione ben 29 milioni di euro. I protagonisti di questo progetto saranno Chimici, Fisici, Biologi, Matematici, Ingegneri e medici, uniti per la realizzazione di un centro unico in Europa.

Ma nello specifico che cosa è il Chab? Consiste in 3 laboratori integrati in cui varie professionalità del mondo scientifico, lavoreranno con attrezzature di ultima generazione, come ad esempio microscopi che possono indagare su grandezze nell’ordine di 30 nanometri.
Il Centro si rivolge: a imprese che progettano protesi e supporti biomedicali, a centri che svolgono attività di Biosensoristica e di biomateriali, strutture ospedaliere, laboratori farmaceutici, centri di analisi.

Tale tecnologia permetterà di fare passi enormi anche nel campo dei tumori, perchè si potrà agire direttamente sul nucleo della cellula madre che trasmette e replica le cellule.
Per testare farmaci, biomateriali, biomarcatori e radiofarmaci verranno usati dei pesci chiamati Zebra-Fish, perchè il loro Dna è simile al 70% con quello dell’uomo.
I responsabili del progetto sono:
– Dott. Giulio Ghersi: responsabile scientifico di Chab;
– Dott. Bruno Giuseppe Pignataro: responsabile delle apparecchiature speciali avanzate;
– Dott. Gaetano Giammona: responsabile macro-area di materiali biocompatibili;
– Dott. Salvatore Feo: responsabile macro-area di biotecnologie cellulari e molecolari;
– Dott. Vincenzo Cavalieri: responsabile macro-area di analisi in vivo.

Visti gli ultimi scandali siciliani (Ultimo in ordine cronologico il crollo del Ponte Himera etc etc…) è bello vedere un oasi di “vanto siculo” su un deserto di vergogne.

Dario Schembri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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