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Carenza di medici in Nefrologia, l’Asp di Agrigento corre ai ripari: previsti tre nuovi incarichi al “San Giovanni di Dio”

dottorePrevisti nuovi rinforzi per il reparto di Nefrologia dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. L’Azienda Sanitaria di Agrigento ha infatti pubblicato il bando per il conferimento di incarichi a tempo determinato per la copertura di posti di Dirigente Medico.

In particolare, il bando riguarda il conferimento in urgenza di tre incarichi di dirigente medico presso il nosocomio agrigentino e una supplenza presso il presidio ospedaliero di Sciacca. I medici interessati potranno inoltrare istanza di disponibilità entro il 27 ottobre 2017. 

Una situazione “tampone” quella definita dall’Asp di Agrigento, visti il tempo “determinato” dell’incarico, in attesa di un piano più consistente che preveda l’assunzione di personale medico a tempo indeterminato, dando così la possibilità ad uno dei reparti più “frequentati” del nosocomio agrigentino di svolgere al meglio le attività mediche che negli anni hanno portano ad ottenere eccellenti risultati.

Il reparto di Nefrologia, attualmente diretto dal prof. Antonio Granata, è infatti una delle eccellenze della sanità agrigentina; negli ultimi anni, grazie ai dati ufficiali forniti dal Centro Regionale Trapianti Sicilia e dall’Assessorato alla Salute, l’incidenza di pazienti finiti in trattamento dialitico nella struttura ospedaliera di Agrigento ha subito una drastica riduzione. Risultati che hanno una duplice valenza: da un lato migliorano le condizioni degli ammalati; dall’altro producono una “economia” nella spesa sanitario del bilancio regionale che, solo per Agrigento, si aggira a diversi milioni di euro.

Nelle scorse settimane ci eravamo occupati della carenza di medici all’Ospedale di Agrigento, puntando i riflettori proprio sul reparto di Nefrologia. Ora, l’auspicio è che da una situazione “tampone” quale quella del conferimento di incarichi a tempo determinato, si possano finalmente bandire concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato e investire le “economie” prodotte in un reparto più funzionale e accogliente.

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