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Politica

Crisi Università ad Agrigento, Spataro (Upc) sollecita la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario

Polo-Universitario-di-Agrigento1Un ritardo incomprensibile, ingiustificato. Un fatto grave che merita di essere rilevato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica”.

Pasquale Spataro, Presidente della Commissione Consiliare alla Pubblica Istruzione , si vede costretto a denunciare l’immobilismo di Aula Sollano. “Mi riferisco ad una richiesta, che ho protocollato a metà febbraio – spiega il consigliere del gruppo “Uniti per la Città” – che riguarda la convocazione di una seduta straordinaria da dedicare al futuro dell’università di Agrigento. Sono trascorsi quasi tre mesi e, ahimè, nulla si muove – aggiunge Spataro – dall’Ufficio di Presidenza nessun segnale rispetto a questa tematica che riveste un rilevante interesse sociale, culturale ed economico per il nostro territorio. Ma evidentemente la materia, anche se c’è a rischio la sopravvivenza del Cupa, sembra non interessare molto a chi ha la responsabilità di guidare il Consiglio comunale. Un atteggiamento che merita una sonora censura – evidenzia Spataro – e mi permetto di invitare formalmente i vertici di Aula Sollano, i quali non possono sottrarsi al dovere istituzionale, politico e morale di servire la città. E in questo specifico caso la mancanza di una risposta o semplicemente l’inerzia – osserva ancora Spataro – non è solo un atto irrispettoso nei miei confronti, ma una ferita inferta ad un movimento, piuttosto consistente, che ruota attorno al mondo universitario. Non vorrei che si arrivi in Aula quando sia già troppo tardi. Non possiamo e non dobbiamo permettere che questa splendida realtà, per insufficienza di fondi, chiuda i battenti. Sarebbe un peccato mortale, imperdonabile. Io come presidente della competente commissione consiliare, nel mese di febbraio, ho incontrato la presidente del Cda, la professoressa Immordino. Da allora mi sembra però che poco o nulla sia cambiato concretamente: il quadro è rimasto alquanto allarmante, con alcuni corsi di laurea arrivati quasi al capolinea. E allora, se l’Ufficio di Presidenza ci farà questa gentile concessione, sarebbe proficuo mettere assieme tutti gli interlocutori: Regione, attraverso la presenza del governo e della deputazione agrigentina, Ateneo di Palermo, ex Provincia, Camera di Commercio, Comune di Agrigento e Cda del Cupa. Finalmente un ragionamento organico e un confronto aperto e propositivo – conclude Spataro – per provare a trovare una soluzione definitiva, indispensabile a garantire il diritto allo studio nella nostra città ai giovani agrigentini”.

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