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Disagi al Pronto Soccorso di Agrigento, l’appello di una cittadina: “finita la demagogia, ci vogliono fatti”

pronto soccorsoMi sono ripromessa di scrivere due righe sull’argomento “Pronto Soccorso” ed eccomi qua. Ho risolto il problema di mia madre, ma il problema del nostro Nosocomio ammalato è rimasto, e quindi da cittadina ho deciso di scrivere queste righe, augurandomi che ciò che esporrò non rimanga solo carta scritta“.

E’ lo sfogo di una cittadina agrigentina che ha voluto lanciare un appello dopo l’esperienza vissuta al Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.

All’Ospedale di Agrigento  – scrive la sig.ra Francesca – la situazione negli anni non è cambiata. Malgrado la presenza di medici preparati, che cercano di aiutare chi Vi ricorre, lo stadio delle cose non è variato. Quanto scrivo è esperienza personale di questa settimana. Ho portato la mia mamma in ospedale per un problema cardiaco, e già al Triage, ho notato la disorganizzazione. Le sedie per far accomodare gli utenti da un lato e la fila per entrare e segnalare la problematica dall’altro. Fila di diversi minuti (o ore) a secondo l’utenza… L’infermiere uno solo (farà le pause previste dalla normativa della Sicurezza sul Lavoro?), determina il grado di importanza e si va all’altro girone infernale. Due stanzette piccole, una dotata di circa 8 sedie e l’altra senza. Ci sono sedie anche nel corridoio, ma questo dovrebbe essere lasciato libero, per le urgenze… Si corre in questo caso. L’ambiente è saturo di diversi odori, vi sono correnti d’aria, tutto non salutare… Capisco che si stanno facendo dei lavori di ristrutturazione, ma se non erro vanno avanti da diverso tempo, ed in ogni caso la situazione non è ottima. Vi sono problemi sia di ospitalità che igienico sanitari. L’altro giorno, avevo accanto una ragazza con la febbre alta, che poveretta si appoggiava sul suo accompagnatore ed un altro, in barella che vomitava. Chissà cosa avevano? Se era contagioso….

I due sopra con i tanti e me e mia madre, aspettavano il turno per entrare… Il turno lo decideva il Medico a secondo quanto dichiarato in Triage. Parlo di Medico, perché di mattina ve ne è uno solo, mentre di pomeriggio e notte, miracolooooo sono due! (ed anche questi , durante il loro turno fanno le pause? Riescono a lavorare serenamente? credo proprio di no!). E’ una situazione esplosiva…. Si deve attendere e chi ha la pressione alta, questa aumenta… E chi è lì deve sperare che non arrivano i codici rossi… Mercoledì mattina ve ne erano 4… Per non parlare anche di quelli che di uso riescono a scalvalcare perché “conoscono”. E si lavora male, ed il dottore corre… gli infermieri sono anche essi stressati e magari ti rispondono male all’ennesimo sollecito. Fra i tanti che aspettano ci sono anche anziani, che magari non capiscono, che stanno nell’angolino a sperare di sentire urlare il proprio cognome. Tale stato comporta che si perda la pazienza, ed il metronotte, deve anche calmare gli animi degli utenti e degli accompagnatori, che delle volte rischiano di divenire utenti… Proprio un girone infernale…

Ed il manager che fa? Se ho sentito bene ha cercato medici, ma molti si rifiutano di andare lì, e questo non è giusto. Questa situazione deve essere sistemata e visto che siamo in periodo elettorale, qualcuno, ma seriamente, se ne dovrebbe fare carico. Il Pronto Soccorso è il cuore dell’Ospedale San Giovanni di Dio, dalla competenza e tempestività si delineano le varie problematiche ed urgenze, e si ha lo smistamento negli altri reparti. E si deve lavorare in serenità, con rispetto per tutti.. Quindi, da cittadina che paga le tasse ed ha il diritto alla Salute chiedo che tale Contingenza venga eliminata o almeno migliorata. Non possiamo essere ancora cittadini di Terzo Mondo, il Terzo Mondo al momento viene quà e chiede aiuto……… Visto che ci sono, sottolineo, che la strada (chiamiamola così) che da Fontanelle porta all’Ospedale è una discarica, inoltre ha l’asfalto divelto in più punti e per non farci mancare nulla, è poco illuminata. Concludendo, ringrazio i Tg on line che pubblicheranno questo sfogo, non personale, ma collettivo, per il bene di tutti“.

Il Diritto alla Salute è contemplato dalla Costituzione Italiana e prevede che gli ammalati siano curati, il personale
sanitario deve lavorare senza stress. L’Ospedale è ammalato, ma si devono trovare cure adatte e subito. E’ finito il
tempo della demagogia, ora ci vogliono fatti“.

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