fbpx
Politica Sindacando

Elezioni Agrigento, “Speciale Interviste”: 13 domande a Lillo Firetto

calogero-firettoManca solo una settimana e i cittadini di Agrigento saranno chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

Agrigento, dopo la gestione commissariale e la politica fallimentare degli ultimi anni, è una città dalle grandi opportunità e dai mille problemi; i cittadini si aspettano dalla nuova amministrazione risposte immediate ai problemi della città dei Templi.
La redazione di Scrivo Libero ha voluto porre 13 domande ai sette candidati a sindaco. Queste le risposte del candidato Lillo Firetto.

1) Manca poco alla data delle elezioni, come giudica questa campagna elettorale?

Firetto: “Una campagna elettorale carica di un entusiasmo straordinario, che è quello di tante persone impegnate nel mondo dell’associazionismo, nel volontariato, nelle attività culturali e sociali, che mi hanno trascinato con un progetto civico in questa avventura. Ho registrato anche un fronte di contrasto di tutti gli altri candidati sindaci, che, anziché confrontarsi sui programmi, hanno scelto di coalizzarsi contro un unico candidato. Invero, non ho potuto apprezzare neanche un gesto “sportivo” da parte di qualche candidato, che invitasse gli altri competitori a riportare su un piano di lealtà e correttezza il confronto. Anzi, ho notato un certo compiacimento nell’accanimento di qualcuno. Il manifesto: tutti contro uno”;

2) Uno dei primi problemi di Agrigento, sembra paradossale, è il turismo. Come potenziare il settore e quali strumenti intende mettere in atto?

Firetto: “Il turismo è un settore economico in continuo sviluppo, che deve sostanzialmente incidere sull’economia agrigentina in produttività e occupazione. E’ paradossale che ancora oggi in una terra che trasuda spontaneamente di mito e di storia sia mancata la capacità politica di attrarre investimenti, di realizzare i programmi di sviluppo in modo integrato, dall’infrastrutturazione materiale e immateriale alla promozione e alla riqualificazione di aree da destinare alla fruizione, ai servizi e all’ospitalità. Ciononostante, un segnale importante è arrivato dai titolari di b&b e case vacanze, che per qualità rappresentano in gran parte un’eccellenza, e dai geniali ideatori di percorsi di turismo relazionale. Sono un esempio di come le buone idee possano modificare un sistema. Il Distretto turistico Valle dei Templi sta attuando tre progetti che individuano tre target di turismo: quello delle famiglie degli emigranti di terza, quarta generazione, quello dell’accessibilità, intesa nel suo concetto più ampio, e quello relazionale, attraverso un prototipo di ospitalità diffusa. Tutti e tre i progetti individueranno nuovi mercati e creeranno altrettanti prodotti su misura. Siamo già i primi in Sicilia per originalità delle idee progettuali e pensiamo che, avviato un programma di infrastrutturazione, potremo anche competere come città d’arte e cultura”;

3) Che cosa intende fare per attirare nuove attività produttive?

Firetto: “Intanto proporremo un programma per la semplificazione delle procedure entro la fine del 2015. Nel breve periodo di pochi mesi, saranno, resi funzionali ed efficienti lo sportello unico per le attività produttive (in linea con l’iniziativa del Governo nazionale www.impresainungiorno.gov.it) e lo sportello unico per l’edilizia. L’efficienza di questi due uffici sarà un fiore all’occhiello dell’amministrazione e darà fiducia agli investitori, sui quali intendiamo puntare, con azioni di marketing specifico, per nuovi investimenti nei settori trainanti dello sviluppo locale. Un sistema efficiente, una prospettiva di lungo termine per rilanciare una città che è agli ultimi posti delle graduatorie nazionali. La prima difficoltà per le imprese è il rapporto con il Comune e noi crediamo di poter assicurare un’amministrazione che dia risposte in tempi brevi, nella massima trasparenza e legalità. Tutto quel che riguarda le proposte di zone franche urbane, o altro, di cui altri candidati parlano sono molto seducenti, ma sono iniziative che si potranno portare avanti,come è fin troppo noto, non come Comune, ma attraverso la Regione”;

4) Che cosa vuole fare sulle tasse locali? Imu e altre?

Firetto: “Bisogna essere molto realisti e non nasconderci dietro un dito. La situazione finanziaria del Comune di Agrigento non è florida. Renderemo noto il livello effettivo del deficit attuale per operare di conseguenza. Attueremo un percorso contabile di “Pulizia di Bilancio” per la revisione effettiva di ogni credito ed ogni debito. Sarà predisposto ed approvato un serio Piano di risanamento che dovrà coinvolgere consapevolmente Giunta e Consiglio comunale. Dovrà attuarsi un efficientamento amministrativo che riduca la spesa e permetta gradualmente di alleggerire la pressione fiscale”;

5) Immigrazione: risorsa o business? Cosa intende fare se diventerà sindaco di Agrigento?

Firetto: “E’ certamente una risorsa, in termini culturali. Abbiamo voluto costruire una proposta progettuale che è incentrata attorno alla multiculturalità, alla nostra capacità di accoglienza e di integrazione. Abbiamo guardato alla straordinaria figura del nostro cardinale e al suo ruolo di primo piano sul fronte dell’accoglienza dei migranti e del rispetto della loro dignità umana. Abbiamo guardato ai tanti volontari che si fanno carico delle problematiche dei tanti disperati che giungono sulle nostre coste. Ma non solo: il nostro essere luogo di frontiera, approdo del Mediterraneo, ci attribuisce una centralità – o potremmo dire che ce la riassegna dopo secoli: una centralità di cui possiamo riappropriarci attraverso le attività culturali e attraverso l’Università. Io penso che lo studio delle problematiche economico-politiche del Mediterraneo o la ricerca sulle migrazioni, la visione geopolitica dei Paesi del Mediterraneo, possano trasformare il nostro polo Universitario attribuendo una caratterizzazione indispensabile per una sua ripartenza e un’apertura anche a studenti di altre nazionalità. Ovviamente guardiamo con disprezzo verso ogni forma di speculazione nel sistema dell’accoglienza. Sottolineo, infine, che non si può condannare l’intero sistema dell’accoglienza, né si può pensare che il problema dei migranti si risolva con soluzioni radicali dettate da xenofobi, che non considerano l’uomo e il suo dramma”;

6) Come intende affrontare il problema dei rifiuti?

Firetto: “Di tempo se ne è perso anche troppo. La Comunità Europea impone annualmente pesanti sanzioni alla Sicilia per gli scarsi risultati raggiunti nella raccolta differenziata. In attesa di una riforma del sistema di filiera, dalla raccolta al trattamento finale, come Comune capofila della SRR proveremo a riportare ad unità le scelte dei singoli Comuni, in modo da garantire che tutti i Piani d’Intervento siano simili e conformi al Piano d’Ambito.
E’ necessario che Agrigento allarghi l’ambito ottimale al fine di garantire ai cittadini ulteriori risparmi per economie generali di spesa. L’obiettivo è il 70 per cento di differenziata, dovrà tradursi in un risparmio per gli utenti con l’abbattimento dei costi di conferimento in discarica e quindi in una riduzione della tariffa per il cittadino”;

7) Gestione dell’acqua. Quale sarà il rapporto che avrà la Sua amministrazione con Girgenti Acque?

Firetto: “Saranno raccolte presso uno sportello comunale le segnalazioni di eventuali problemi e disfunzioni, che saranno sottoposte al concessionario Girgenti Acque e riscontrate direttamente come amministrazione delegante. Allo scopo, se necessario, sarà istituito un organismo di controllo della cui composizione, opportunamente regolamentata, faranno parte anche i cittadini. Sarà attivata la Commissione di Conciliazione Interna prevista dal Regolamento d’Utenza sottoscritto tra gli Enti e Girgenti Acque che potrà ridurre il contenzioso in sede stragiudiziale aiutando in modo concreto i contribuenti che spesse volte non riescono ad avere neanche risposte valide dal gestore. L’acqua dovrà essere tutti i giorni e con la pressione convenuta. I costi dovranno essere contenuti. Il Comune deve curare gli interessi dei cittadini per un bene primario”;

8) Quale dovrà essere il ruolo del Comune di Agrigento nei confronti del Consorzio Universitario?

Firetto: “Dobbiamo constatare i fatti. Il Cupa da quando è nato aveva in sé i semi per far crescere Agrigento e l’università nella città. Il risultato? Oggi non è quello atteso.
Il Polo universitario va salvato e va ripensato. Vorrei fare due riflessioni.
L’offerta formativa: a differenza del pensiero di altri, che intenderebbero salvare l’università trasformandola in parte in istituto professionale, noi pensiamo a fare un salto in avanti promuovendo corsi e facoltà altamente specializzate e l’unicità in alcuni casi, ad esempio, la facoltà di archeologia e di scienze del turismo.
Dobbiamo pensare al Cupa in modo che sia una struttura agile e snella, in grado di raggiungere gli obiettivi riducendo i costi delle strutture e del personale e sia in condizioni di produrre ricerca. Dobbiamo pensare ad una università che si arricchisca di un Campus in grado di accogliere studenti stranieri secondo quella logica di centralità del Mediterraneo cui accennavo prima. Noi abbiamo indicato come possibile il recupero dell’Istituto Gioeni, ma è certo che stiamo pensando al Centro storico”;

9) Agrigento, città satellitare. Quartieri e centro storico sempre più abbandonati a se stessi. Come riqualificare queste aree?

Firetto: “Non è una domanda semplice, perché ogni realtà ha una sua peculiarità. Però i cittadini chiedono unanimamente il ritorno alla normalità:
un’attenzione a verde pubblico, decoro, spazi per i bambini, arredo urbano.
Dare priorità ai bambini e agli spazi pubblici, limitando l’uso dell’auto privata, avviando la costruzione o la sistemazione di marciapiedi, piste ciclabili, strade pedonali, percorsi verdi e parchi. E’ quanto previsto nel nostro programma e, contrariamente a quanto si creda, il ripristino di una città normale, a misura di uomo, a misura di bambino, non è impossibile. Possiamo diventare un esempio di sostenibilità e di vivibilità, che significa anche divenire un esempio di democrazia. E possiamo farlo con l’aiuto di chi da sempre si impegna per la tutela dell’ambiente e per una città vivibile che ci aiuterà non soltanto a recuperare la bellezza di Agrigento, ma anche a farla conoscere la mondo”;

10) Occorrono iniziative per i giovani: quali sono realmente praticabili?

Firetto: “Opportunità, sviluppo, innovazione, scoperta e valorizzazione di talenti: sono queste le leve che intendiamo attivare per i giovani. La nostra iniziativa consisterà nella promozione e attivazione di un Centro di Sviluppo delle Competenze (aperto alle associazioni giovanili e ai singoli che intendono mettersi in gioco con le proprie idee per costruirsi un futuro) e di un Coworking e Incubatore di impresa, in collaborazione con il Consorzio Arca dell’Università degli Studi di Palermo. Offriremo ai giovani la possibilità di usufruire di spazi tecnologicamente attrezzati, in un ambiente stimolante, in cui avvalersi dello scambio continuo di esperienze e di consulenze gratuite e supporto aziendale, in rete con un circuito di coworking nazionale. L’obiettivo sarà rendere i giovani artefici del proprio futuro e consentire loro di sentirsi protagonisti di percorsi innovativi in cui la collocazione geografica non è un limite, ma, semmai, può trasformarsi in un punto di forza. A costi molto contenuti i giovani saranno messi nelle condizioni di aprire una partiva iva, realizzare un progetto di impresa svilupparlo, farlo divenire un modello emulativo per gli altri coetanei. E’ questo un modo nuovo e percorribile di creare lavoro e di attivare nuove economie, che deve realizzarsi attraverso un salto di qualità culturale e sociale, che allontani sempre di più i giovani dalla passiva attesa del posto fisso e li stimoli invece a guardare verso nuovi orizzonti, basandosi sulle proprie capacità, sulle proprie iniziative e sulla propria voglia di rimanere ad Agrigento per costruire un futuro sostenibile”;

11) Ad Agrigento ci sono troppi ostacoli che impediscono ai disabili di avere una vita normale. Che progetto ha su questo tema?

Firetto: “Sul tema dell’accessibilità come presidente del Distretto turistico Valle dei Templi AVEVO già avviato un progetto che mira a rendere accessibile nel senso più ampio del termine tutta la città, oltreché il suo hinterland. Quando parliamo di accessibilità non ci riferiamo soltanto ai disabili motori, per i quali peraltro ritengo che Agrigento debba ancora fare molto, ma anche ai disabili sensoriali, o a tutti i cittadini che vivono problemi di intolleranze o allergie. Un’attenzione a queste problematiche, senza che ciascun soggetto o ciascun familiare debba chiedere di far valere un diritto è un esempio di civiltà.
Ci deve essere un radicale cambiamento di mentalità, un nuovo approccio alle problematiche dei “bisogni”. Cogliendo le sollecitazioni a partecipare del mondo dell’associazionismo e del non profit con l’opportunità di utilizzare le risorse e le intelligenze di cui il Comune già dispone per realizzare progetti innovativi, per modificare il rapporto con la comunità amministrata, per attivare un approccio nuovo con la realtà del disagio in termini propositivi, di comprensione e di donazione. Abbiamo una intensa collaborazione con i familiari di disabili e con chi se ne occupa da tempo. Dalla scuola, alla famiglia, agli spazi pubblici, ai presìdi sanitari… ogni aspetto deve interessare l’amministrazione. Occorre anche un senso civico maggiore e per questo confidiamo soprattutto nelle nuove generazioni, perché non si può parlare di attenzione ai disabili a parole ed essere tutti d’accordo, e poi pretendere di occupare un parcheggio riservato alla disabilità o impedire l’accesso alle rampe per una sedia a rotelle”;

12) Favorevole o contrario al rigassificatore? Che idea ha in merito?

Firetto: “Sono state scritte e dette molte fantasie al riguardo.Tanto che ho voluto inserire un punto chiaro nel mio programma che riguarda proprio il rigassificatore, sul quale è ben noto che io sono stato favorevole.
In merito, la mia posizione è stata chiara fin da subito: “Non contrasterò, in alcun modo, le scelte volute dalla precedente amministrazione di Agrigento, né, le decisioni assunte di opposizione anche giudiziale alla realizzazione del Rigassificatore di Porto Empedocle”, pur precisando che: “a sentire le dichiarazioni ufficiali e pubbliche dei vertici dell’ENEL, l’impianto non sarà realizzato per il venir meno della convenienza produttiva”.
Dunque, il futuro di Agrigento e l’ambizioso progetto di sviluppo, indissolubilmente legato ai temi della città della Cultura e del turismo relazionale, sarà il cardine centrale della strategia politico-amministrativa, il cui percorso sarà in ogni modo tutelato. Di più: poiché il cantiere è fermo volontariamente e non, come è stato detto da qualcuno, perché sequestrato dalla Magistratura, pensiamo che l’abbandono del progetto vada con immediatezza ufficializzato dall’Enel”;

13) Caso “gettonopoli”. Da sindaco ha intenzione di proporre un tetto massimo per le sedute di Consiglio e Commissioni?

Firetto: “Come lei certamente sa, non potrò essere io a stabilirlo. Dovrà essere approvato al più presto dal Consiglio, e io potrò spingere in tal senso, un nuovo regolamento che impedisca in futuro il ripetersi del mortificante fenomeno. Norme chiare e misurate che non consentano il superamento di un certo numero di sedute ed altri rimborsi non giustificati dagli obiettivi e dai risultati. Il Consiglio con grande senso di responsabilità potrà assumere anche altre iniziative, come la rinuncia in parte o in toto alle indennità delle commissioni e potrà stabilire di devolvere una parte delle somme in beneficenza attraverso le associazioni che assistono le famiglie disagiate”;

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.