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Elezioni Agrigento, “Speciale Interviste”: 13 domande ad Emanuele Dalli Cardillo

dalli cardillo miniManca solo una settimana e i cittadini di Agrigento saranno chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

Agrigento, dopo la gestione commissariale e la politica fallimentare degli ultimi anni, è una città dalle grandi opportunità e dai mille problemi; i cittadini si aspettano dalla nuova amministrazione risposte immediate ai problemi della città dei Templi.
La redazione di Scrivo Libero ha voluto porre 13 domande ai sette candidati a sindaco. Queste le risposte del candidato per il Movimento 5 Stelle, Emanuele Dalli Cardillo.

1) Manca poco alla data delle elezioni, come giudica questa campagna elettorale?

Dalli Cardillo: “La campagna elettorale, che si appresta a vivere il momento clou nella giornata di lunedì 01 giugno p.v., è stata in parte falsata a causa del comportamento di chi, candidandosi a sindaco di Agrigento, ha tuttavia evitato i confronti con gli altri competitor, preferendo calcare la via dei lunghi e tranquilli monologhi, al fine di evitare “fastidiose” domande. Dal mio punto di vista la campagna elettorale è stata e continua ad essere entusiasmante. Tanto contatto con la gente comune, con cui ho condiviso problemi, drammi, ansie e comunque aspettative e speranza per una Città finalmente degna del nome che porta”;

2) Uno dei primi problemi di Agrigento, sembra paradossale, è il turismo. Come potenziare il settore e quali strumenti intende mettere in atto?

Dalli Cardillo: “Da anni si parla di turismo, si creano uffici e distretti nuovi con il risultato che ci ritroviamo sempre una sorta di turismo “mordi e fuggi” e quindi dinanzi all’ennesima occasione perduta. Non vi è dubbio che nella ns visione di città futura il turismo sarà la base su cui poggiare il rilancio di Agrigento. Per far ciò dobbiamo ampliare l’offerta turistica. Insomma non solo valle dei templi. Per raggiungere tale obiettivo, vogliamo investire, in primis, sul centro storico, importando ad Agrigento il modello vincente della Farm della vicina Favara. Di ciò abbiamo discusso in più occasioni e da ultimo in un convegno ad hoc con il notaio Andrea Bartoli che si è dichiarato disponibile a collaborare, a titolo gratuito, con noi per portare avanti iniziative significative in tale direzione. Quindi rilanciare l’immagine, quasi spenta (che tristezza) del grande Luigi Pirandello, che tutto il mondo ci invidia. Ciò lo faremo attraverso locali tematici ed iniziative di livello, coinvolgendo tutti gli operatori economici del settore. Noi ci crediamo, adesso tocca agli elettori darci una mano”;

3) Che cosa intende fare per attirare nuove attività produttive?

Dalli Cardillo: “Questa risposta si riallaccia alla precedente. Se riusciremo a far partire il centro storico e a rilanciare il turismo, con presenze non più occasionali ma costanti, certamente fioriranno nuove attività produttive. Se riusciremo a rendere la città più pulita e bella, questo diventerà realtà”;

4) Che cosa vuole fare sulle tasse locali? Imu e altre?

Dalli Cardillo: “Le tasse potranno scendere se aumenterà la platea dei contribuenti e se si riuscirà ad abbattere il costo dei servizi (in primis raccolta dei rifiuti e acqua). Il fiorire di nuove attività produttive in quest’ottica permetterà di introitare nuova moneta e, quindi, pagare tutti di meno. Sui rifiuti e sul costo dell’acqua bisogna intervenire alla radice, voltando pagina”;

5) Immigrazione: risorsa o business? Cosa intende fare se diventerà sindaco di Agrigento?

Dalli Cardillo: “L’immigrazione è un problema nazionale. Ritengo che Agrigento non possa più sopportare il costo (non solo economico ma anche sociale) di nuovi arrivi e nuovi insediamenti. Ciò premesso, oggi tutti sanno che l’immigrazione è un business per pochi privilegiati e per i soliti amici dei potenti di turno. Da sindaco mi batterò per far si che il fenomeno venga contenuto, restituendo sicurezza ai cittadini nonché ordine e decoro alla città. Per far questo mi impegno a regolamentare il commercio ambulante per evitare che le nostre strade diventino mercati africani a cielo aperto e occasione di accattonaggio vario”;

6) Come intende affrontare il problema dei rifiuti?

Dalli Cardillo: “E’ semplicemente impensabile continuare a portare i rifiuti nelle discariche. Il mondo è cambiato, la spazzatura oggi dovunque è considerata risorsa attraverso la quale combattere la piaga della disoccupazione e creare nuova ricchezza. In quest’ottica, in linea con il programma del Movimento 5 stelle, mi impegnerò a portare avanti la politica “dei rifiuti zero”, attraverso il potenziamento della raccolta differenziata e dei centri di stoccaggio. Ciò comporterà nel breve – medio periodo un risparmio in bolletta a tutto vantaggio dei cittadini”;

7) Gestione dell’acqua. Quale sarà il rapporto che avrà la Sua amministrazione con Girgenti Acque?

Dalli Cardillo: “La nostra posizione è chiara, Cercheremo di riprendere le reti idriche e far tornare l’acqua, bene primario per eccellenza, in mani pubbliche. Qualora ciò non dovesse essere possibile, nell’immediato, inviteremo, con la dovuta energia, il gestore privato, in linea con quanto richiesto da S.E. Don Franco, ad abbassare il costo delle bollette. Ciò potrò fare non avendo parenti stretti e/o amici, che lavorano all’interno di Girgenti Acque”;

8) Quale dovrà essere il ruolo del Comune di Agrigento nei confronti del Consorzio Universitario?

Dalli Cardillo: “Anche qui una funzione di stimolo affinché il CUPA da ex baraccone politico e luogo di clientele della peggiore sorta, diventi luogo di cultura e speranza per tanti giovani agrigentini e non solo. Mi batterò per evitarne la chiusura, autentica iattura per i giovani e le loro famiglie. Soprattutto per le fasce meno abbienti che non potrebbero sopportare i costi derivanti dal far studiare un figlio fuori sede”;

9) Agrigento, città satellitare. Quartieri e centro storico sempre più abbandonati a se stessi. Come riqualificare queste aree?

Dalli Cardillo: “Occorrono nuove risorse, che potranno arrivare solo dai finanziamenti europei (al riguardo siamo stati gli unici che abbiamo organizzato un convegno invitando un parlamentare europeo ed un esperto di Fondi europei), ovvero dall’esame di tutte quante le pratiche di sanatoria edilizia (ammesso sempre che siano esitabili). Per il resto eviteremo nuovo consumo di suolo, concentrandoci sulla manutenzione dell’esistente patrimonio immobiliare, peraltro vetusto e pericolante. Ovviamente l’obiettivo è restituire dignità a tutti quanti i quartieri della Città”;

10) Occorrono iniziative per i giovani: quali sono realmente praticabili?

Dalli Cardillo: “I giovani necessitano di lavoro. Solo così potrà evitarsi la fuga dei giovani cervelli e delle giovani braccia verso il nord d’Italia e verso l’estero. Il lavoro dovrà venire dal turismo e da una adeguata valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di cui disponiamo. Rilancio del centro storico, implemento dell’offerta turistica e beni culturali saranno il volano dell’economia agrigentina. A ciò bisogna aggiungere una nuova politica dei rifiuti (Rifiuto = occupazione e nuova ricchezza) e delle energie alternative (fotovoltaico in primis)”;

11) Ad Agrigento ci sono troppi ostacoli che impediscono ai disabili di avere una vita normale. Che progetto ha su questo tema?

Dalli Cardillo: “Concentreremo le nostre energie per far si che l’abbattimento delle barriere architettoniche diventi realtà. Oggi un soggetto sulla sedia a rotelle non può accedere nei locali comunali insistenti presso il vecchio tribunale. Ciò non è accettabile nell’anno di grazia 2015. Per il perseguimento di tale obiettivo, coinvolgeremo gli stessi portatori di handicap, ascoltando i loro suggerimenti e le loro proposte”;

12) Favorevole o contrario al rigassificatore? Che idea ha in merito?

Dalli Cardillo: “Decisamente contrario, in linea con la volontà espressa a stragrande maggioranza dal popolo agrigentino in occasione del referendum consultivo svoltosi. Il rigassificatore, senza se e senza ma, sarebbe un’autentica iattura per il futuro di Agrigento, precludendone qualsivoglia ambizione turistica e culturale. Il tutto a vantaggio di pochi eletti e a danno di un’intera comunità. Con il sottoscritto sindaco nessun regalo ai sig.ri dell’Enel ed ai loro amici”;

13) Caso “gettonopoli”. Da sindaco ha intenzione di proporre un tetto massimo per le sedute di Consiglio e Commissioni?

Dalli Cardillo: “Il danno all’immagine della Città provocato dal caso “gettonopoli” (da Noi sollevato) è incalcolabile. Quella che una volta, agli occhi dell’intera Italia, era la città nota per la valle dei templi, per il suo mare e per avere dato i natali a Luigi Pirandello, è oggi ricordata per le costosissime quanto inopportune riunioni della ormai famose commissioni consiliari. Dispiace, purtroppo, evidenziare come ad Agrigento, nonostante i buoni propositi di qualcuno, “il lupo continui a perdere il pelo ma non il vizio”. Ci si riferisce in particolare a quei competitor, uno in particolare, che nonostante i propositi di cambiamento, accolgono nelle proprie liste proprio quei consiglieri comunali che hanno fatto perdere la faccia all’intera Città, nonché altri vecchi “protagonisti” della vita politica agrigentina, di cui la stragrande maggioranza dei cittadini non sente minimamente la mancanza. Noi al riguardo coerentemente con la ns storia abbiamo firmato un impegno solenne con la Città. I futuri consiglieri del movimento 5 stelle non percepiranno alcunché per l’impegno espletato in seno alle commissioni consiliari, il cui numero comunque sarà drasticamente ridotto. Abbiamo invitato gli altri candidati a sottoscrivere con noi tale impegno dinanzi alla Città. Aspettiamo ancora risposta…… ”;

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