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Editoriali

Gettonopoli e la “storia infinita”

storiainfinitaIl 2015 è stato caratterizzato dallo scandalo “Gettonopoli”, che ha visto i consiglieri comunali della scorsa consiliatura, rei di avere partecipato a 1133 commissioni consiliari, a spese dei cittadini, senza risultati per la città.

Lo scandalo ha portato alle dimissioni in massa e alle conseguenti elezioni che hanno eletto il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale tra i quali si contano… consiglieri reduci dallo scandalo.

Recentemente, il servizio di “Ballarò” ha riacceso le polemiche su presunte responsabilità della nuova amministrazione che, ad onor del vero non ha alcun ex consigliere nella propria giunta.
L’ultimo atto si è consumato lo scorso 28 dicembre in consiglio comunale, quando all’atto d’indirizzo proposto dal consigliere Gibilaro, che prevedeva una riduzione del 50% del gettone di presenza, dell’indennità del Sindaco, della Giunta e del Presidente del Consiglio, con un risparmio da destinare ai servizi sociali, hanno aderito i consiglieri: Civiltà, Picone, Spataro, Iacolino, Palermo e Vaccarello.

Atto d’indirizzo che necessitava di altre due firme (9 in totale) per essere discusso in aula e che purtroppo poteva essere condiviso almeno dai colleghi di partito di Gibilaro l’NCD e da quelli del Movimento 5 Stelle, La Scala e Carlisi che, ad onor del vero, nel mese di luglio hanno depositato una mozione per l’abolizione totale del gettone dei consiglieri. I pentastellati, proprio oggi, attraverso una nota si ritengono disponibili a “firmare una proposta di riduzione del 50% delle indennità spettanti al Sindaco e alla Giunta e si impegnano a sostenere, a prescindere dai colori politici di appartenenza, qualsiasi iniziativa a favore della Città, ritenendo di dover dare, in tal senso, un segnale chiaro e inequivocabile a tutta la cittadinanza”.

Nulla di fatto dunque, i cittadini dovranno aspettare la prossima “inutile” proposta per avere l’illusione che il gettone sparisca o si riduca.

Nell’attesa che questo avvenga (lo si spera ndr), ai consiglieri volenterosi (Gibilaro, Civiltà e Vaccarello, reduci dal precedente consiglio comunale agli onori della cronaca per lo scandalo “gettonopoli”) Picone, Spataro, Iacolino, Palermo, La Scala e Carlisi, non pretendiamo di chiedere la rinuncia totale al gettone così come ha fatto in silenzio la consigliera Piera Graceffa, chiediamo soltanto di dare l’esempio, e non di quelli fittizi attraverso la consegna, per così dire, di due chili di pasta e due chili di zucchero, ogni 6 mesi alla Mensa della Solidarietà con telecamere al seguito, ma con un’azione coraggiosa e documentata in cui si evinca anche una parziale rinuncia, da destinare ai servizi sociali, che possa essere da esempio agli altri consiglieri.
Staremo a vedere.

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