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Italia

Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, perchè è importante parlare dei diritti dei bambini

bambini-actionaidSono migliaia i bambini tra migranti e rifugiati non accompagnati che arrivano sulle coste italiane per avere assistenza e protezione.

Bambini che si ritrovano, da un giorno all’altro, a dover essere adulti e affrontare le avversità di chi, anche nella maggiore età, non riesce a trovare una prospettiva di vita migliore.

In Italia si stima che, secondo l’ultimo Dossier Statistico Immigrazione 2017, i migranti regolari nella penisola sono poco più di 5 milioni (dato al 31 dicembre 2016 ndr). L’Italia si colloca a livello mondiale dopo la Germania, gli Usa, la Turchia e il Sudafrica per domande di asilo ricevute.

Fra gli sbarcati i minori non accompagnati che nel 2016 sono stati 25.842, mentre sono 6.561 quelli che, una volta censiti, si sono poi resi irreperibili.

Dati e numeri che devono essere tenuti sott’occhio in considerazione della loro particolare vulnerabilità: la protezione e l’assistenza umanitaria sono gli unici canali attraverso i quali è possibile garantire l’effettivo esercizio dei diritti riconosciuti a protezione dei minori.

Parlare di diritti dei minori è infatti essenziale soprattutto in vista della “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Il 20 novembre sarà il 28mo anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ovvero il trattato sui diritti umani più ratificato nella storia.

I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto”, scriveva Giacomo Leopardi. Ed è da questa premessa che viene riassunto lo stupore dei bambini nel loro approccio alla vita. Una vita che ancora oggi, purtroppo, vede bambini e bambine vittime di violenze e abusi che hanno anche ripercussioni sociali, economiche future.

In Italia, in particolare, la ratifica della Convenzione Onu è avvenuta con legge n. 176 del 27 maggio 1991. La Convenzione, composta di 54 articoli e 3 protocolli opzionali (sui bambini in guerra; sullo sfruttamento sessuale; sulla procedura per i reclami) è un documento importantissimo che, per la prima volta, enuncia in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti ai bimbi e alle bimbe di tutto il mondo.

Una Carta dove espressamente vengono affermati i diritti per i bambini che, soprattutto in questi anni con l’allarme sbarchi, devono essere garantiti come forma di protezione per evitare abusi, violenze e sfruttamento. Non solo sbarchi e fenomeni migratori, ma anche bambini vittime di guerre e conflitti. Un esempio? In Siria dal 2011 la guerra è costata circa 10 mila bambini sotto i 18 anni.

Molta strada è stata fatta dal 1989, ma tanto lavoro occorre per garantire una crescita “sana” di quei bambini che oggi non trovano garanzie di un futuro. Basti pensare che oltre 150 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare rinunciando a svago e istruzione.

Quest’anno non mancano le iniziative per ricordare quale mondo si cela dietro l’universo “bambini”. ActionAid Italia ad esempio ha realizzato un approfondimento accompagnato da alcune vignette per ricordare quanti oggi vivono in condizioni estreme. Bambini e bambine i cui diritti vengono negati e che, con una semplice riflessione, accende i riflettori su quanto è importante dare il proprio contributo. 

Per visionare le vignette dedicate alla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è possibile consultare il sito ActionAid Italia.

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