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La storia di Agrigento nell’Ottocento: Di Bella racconta Girgenti nel trentennio 1820-1850

elioGiovedì 27 ottobre, alle ore 17.30, ad Agrigento al Viale della Vittoria n.315, nella sede dei Volontari di strada si terrà il secondo incontro sulla storia di Agrigento nell’Ottocento organizzato dall’associazione Epea (Ente per l’educazione degli adulti).

Elio Di Bella racconterà com’era Girgenti nel trentennio 1820-1850, quando ancora la città era ancora circondata dalle medievali mura e dalle torri Chiaramontane e un intero popolo si sollevava coraggiosamente per ben due volte per liberarsi dal regime borbonico e ottenere l’indipendenza della Sicilia.

Due moti rivoluzionari scoppiarono infatti a Girgenti contro il regime borbonico nel 1820 e nel 1848; nacquero società segrete, ma anche circoli letterari, scientifici, economici, compreso il circolo empedocleo; illustri visitatori arrivavano nella valle dei templi accompagnati da un intellettuale eccezionale, Raffaello Politi, che in quegli anni pubblicò la prima guida turistica su Agrigento.

Le epidemie di colera e di tifo decimarono più volte la popolazione, ma si moriva anche nelle miniere e nelle povere case del Rabato per povertà e malattia. La criminalità imperversava nella città e nei paesi e ben poco si riusciva a fare per fermare banditi e briganti. Agrigentini illustri, come lo scienziato Michele Foderà si facevano onore a Parigi e il nonno materno di Pirandello, Giovanni Ricci Granitto, moriva esule a Malta dove andò con altri oppositori per avere combattuto contro i borboni. La commissione delle belle arti della sicilia organizzava campagne di scavi nella valle dei templi e ricostruiva un angolo del tempio dei Dioscuri e il Gigante del tempio di Giove.

Di questo e di tanto altro si parlerà attraverso decine di diapositive e video curati da Elio Di Bella.
Nel corso dell’incontro si potrà diventare simpatizzante dell’associazione Epea e così ritirare uno dei libri di Elio Di Bella gratuitamente. E’ previsto anche un piccolo rinfresco.

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