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L’Akragas strapazza il Catania: ai biancoazzurri il derby – VIDEO

akragas 1Derby siciliano oggi di scena allo stadio Esseneto di Agrigento dove davanti ad una buona cornice di pubblico (unici assenti i tifosi ospiti ndr) si affrontano in quello che si presenta come un match apertissimo il Catania di Moriero e l’Akragas di Rigoli.

Agli ordini del Sig. Viotti di Tivoli le squadre scendono in campo con le seguenti formazioni:

Catania Calcio: Liverani, Garufo, Nunzella, Di Cecco, Pelagatti, Bergamelli, Castiglia, Agazzi, Falcone, Calil e Bombagi.

Akragas città dei Templi: Maurantonio, Grea, Capuano, Vicente, Muscat, Marino, Dyulgerov, Salandria, Di Piazza, Madonia e Di Grazia.

Buona partenza del gigante che in una strana atmosfera (i tifosi akragantini non tifano per i primi cinque minuti, gesto simbolico, contro il divieto alla trasferta per gli ospiti ndr) schiacciano nella propria metà campo i rossoazzurri portandosi in vantaggio all’ottavo minutocon un rigore perfettamente trasformato da Madonia.

Trovato il vantaggio il gigante concede un po’ di campo agli ospiti che si rendono pericolosi con un paio di incursioni di Nunzella; la parte centrale del primo tempo vede i ragazzi di Moriero premere alla ricerca del pareggio, il gigante regge l’urto e punge con le ripartenze di Di Grazia.

Arriva alla mezz’ora la prima svolta del match, Dyulgerov già ammonito dall’arbitro al terzo di gioco, commette un fallo a centrocampo e subisce la seconda ammonizione che gli fa guadagnare anticipatamente la via degli spogliatoi. Akragas in dieci.

Rimasta in dieci la squadra di Rigoli soffre la pressione ospite; sarà Calil ha cercare la via della rete ma Maurantonio si farà trovare pronto alla risposta.

Allo scadere del secondo tempo Di Grazia show, il folletto biancoazzurro recupera palla sulla mediana, supera gli avversari come birilli e insacca la rete del raddoppio per il gigante. Finisce dopo tre minuti di recupero un primo tempo intenso con l’Akragas in vantaggio per due a zero ma anche in inferiorità numerica.

Come prevedibile la seconda frazione di gioco comincia con l’arrembaggio ospite. Rigoli sostituisce l’ottimo Di Grazia con Candiano dopo aver sostituito l’infortunato Vicente con Mauri.
I rossoazzurri proseguono nel loro forcing offensivo mettendo pressione alla porta di Maurantonio, ma la difesa di casa risponde colpo su colpo dimostrando voglia ma anche tanta capacità di soffrire.

Il gigante soffre, combatte, coprendo e ripartendo su ogni pallone, ma lasciando costantemente il pallino del gioco agli etnei. 

Moriero tenta il tutto per tutto e spedisce in campo un’altra punta, Lupoli che subentra ad Agazzi nel tentativo di raddrizzare il match.

Ma sarà ancora il “gigante” a trovare la via della rete al trentesimo con Matteo Di Piazza, bravo a concretizzare un’ottima azione di Madonia. Davvero incredibile la prova dei biancoazzurri oggi.

Arriva al 35° una ghiotta occasione per gli ospiti ma Marino sulla linea di porta salva il tiro a colpo sicuro di Lupoli; sarà lo stesso nuovo entrato a trovare la rete che accorcia lo svantaggio al 37′ regalando ai tremila dell’Esseneto un finale di gara al cardiopalmo. Al quarantesimo anche il Catania resterà in dieci, sarà Bombaggi subentrato a Castiglia, a metà ripresa a venire espulso per un brutto fallo a metà campo su Mauri.

Arriva al 88′ l’ultima sostituzione di Rigoli: un applaudissimo Madonia autore di un’ottima prova lascia il campo a Vito Leonetti.

Arriva al 5° dei 6 minuti di recupero la seconda rete per gli ospiti, direttamente su calcio di punizione di Nunzella. Il finale è epico ed il fischio finale dell’arbitro che decreta la vittoria nel derby per il gigante, viene accolto con un boato dal popolo akragantino.

Sontuosa la prova dei biancoazzurri che con tanta grinta e voglia di vincere sconfiggono gli etnei per 3 a 2 in un match giocato per quasi un’ora in inferiorità numerica, con la vittoria odierna la squadra di Rigoli raggiunte quota 37 punti e il settimo posto in classifica generale.

Giuseppe Paradisi

(Guarda l’ingresso delle squadre sul campo dell’Esseneto)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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