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Licata, lunedì il giorno della verità. Cambiano pronto alle dimissioni

comune licataQuestione Licata“. E’ questo il tema che il sindaco di Licata, Angelo Cambiano (in foto), affronterà lunedì prossimo, 17 ottobre, nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sala consiliare del Palazzo di Città e dove probabilmente verranno ufficializzate le dimissioni da primo cittadino.

Passa dalle parole ai fatti il sindaco Cambiano che, dopo quanto affermato ieri nel corso di una assemblea, ha ammesso la volontà di voler rassegnare le dimissioni per una situazione nella quale il primo cittadino sente da parte dei suoi cittadini la lontananza dello Stato.

Il problema dell’abusivismo edilizio, e delle relative demolizioni, sembrano infatti essere solo la punta di un iceberg che oramai vede una situazione cittadina non più tollerabile e per questo il primo cittadino non vuole rinunciare alla propria dignità.

Siamo l’unico comune – afferma a Scrivo Libero il primo cittadino di Licata – che abbiamo portato avanti le demolizioni nel rispetto e nel ripristino della legalità. Le sentenze vanno rispettate, ma sembra che siamo gli unici“.  “La percezione dei cittadini è quella dell’assenza dello Stato costante, inteso come Istituzioni. Io, ho sempre avuto la vicinanza della Prefettura e delle Istituzioni. Un esempio? Si continua a demolire, ed è giusto che si demolisca perchè le sentenze della magistratura vanno sempre rispettate, ma in questa vicenda devo evidenziare due aspetti: uno se un confine territoriale stabilisce che una casa viene demolita e l’altra viene lasciata in piedi, mi sembra che la legge non sia uguale per tutti. La percezione dei cittadini è di demolizioni non eque nel contesto regionale, in una Regione dove il fenomeno dell’abusivismo edilizio è dilagante; l’altro aspetto è che il sindaco viene esortato ad andare avanti perchè in prima linea per un percorso di legalità intrapreso e per difendere e tutelare la dignità della mia comunità“.

Quando parlo di Stato in senso lato come governo regionale e nazionale; si è firmato il Patto per la Sicilia qualche settimana addietro e non mi pare che Licata abbia avuto un grande riconoscimento. Licata ha sforato il patto di stabilità e vive un enorme problema con 18 vigili urbani, di cui la maggior parte sono contrattisti a 18 ore, e non posso aumentare 1 ora di lavoro straordinario. La mia sensazione e la percezione dei cittadini è che lo Stato, politica e governo, non possono esortare ad andare avanti e poi concretamente non testimoniare questa presenza con i fatti. O c’è sempre lo Stato o non c’è mai“.

Nessuna polemica con le Istituzioni, – aggiunge Cambiano – anzi confermo la vicinanza della Prefettura. Io ancora aspetto il presidente della Regione che venga a Licata dopo che due mesi fa sono stato da lui a Palermo. Credo che sia stata poco attenzionata la vicenda Licata, dove la politica non ama metterci la faccia; pubblicamente mi esortano ad andare avanti, dall’altra mettere le mani in una situazione di questo tipo non porta consensi e serenità. Io sono stato isolato dalla politica più che dallo Stato“.

A Licata da qualche giorno si è ripreso con le demolizioni. La percezione della gente è che questo sindaco sta solo demolendo e si demolisce solo a Licata; una situazione reale in quanto non vedo che altrove accadde nulla. Il Sindaco si sostituisce alle inadempienze di un Comitato Regionale per le demolizioni in quanto diffidato ad intervenire. Credo che ci siano delle assenze importanti in tutta questa vicenda“.

Ritengo – conclude il Sindaco Cambiano – di avere rinunciato alla mia vita per 1600 euro di indennità essendo un insegnante di ruolo perchè credo che si debba servire lo Stato e la comunità. O ci sono le condizioni per poterlo fare, oppure non ha senso che io continui ad amministrare la città. Non si può da un lato apprezzare un Sindaco e dall’altro voltargli le spalle e isolarlo“.

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