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Licata, sfiducia al Sindaco Cambiano. Parla la prima firmataria della mozione: “demolizioni? Non c’entra nulla” – INTERVISTA

triglia-cambianoDa quando c’è l’elezione diretta del Sindaco si tratta della prima sfiducia della storia di Licata. Angelo Cambiano non è più il Sindaco della città dopo il voto del Consiglio Comunale che mercoledì scorso ha approvato la mozione di sfiducia con 21 voti favorevoli.

Un Consiglio Comunale “accesso” dove si sono viste due posizioni: quella dell’opposizione che ha sottolineato il fallimento politico-amministrativo della gestione Cambiano; dall’altro lo stesso ex primo cittadino fermo assertore del fatto che l’approvazione dell’atto è legato al problema delle demolizioni delle costruzioni abusive che in questi ultimi due anni lo hanno visto protagonista assoluto. Il Sindaco anti-abusivismo, come più volte ricordato dalla stampa locale e nazionale, oggi non più primo cittadino e per molti “vittima” di un sistema che ha voluto “liquidare” la sua attività.

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Un messaggio che i consiglieri comunali respingono al mittente. Per questo la nostra redazione ha voluto ascoltare una delle principali protagoniste della mozione di sfiducia, la consigliera Anna Triglia, prima firmataria del documento.

Consigliera, da prima eletta e sostenitrice dell’oramai ex Sindaco Cambiano, a prima firmataria della mozione di sfiducia. Cosa è successo?
Io sono stata una grande sostenitrice di Angelo Cambiano. Quando ho fatto le mie dichiarazioni di voto il giorno della sfiducia in Consiglio Comunale, ho detto che per me è stata la peggiore sconfitta della mia vita. Cambiano prima di essere eletto si presentava come un ragazzo garbato, pronto al dialogo, un grandissimo lavoratore, cosa che non è successo subito dopo il suo insediamento a Palazzo di Città”.

Cosa c’è di vero nella sfiducia legata al problema delle demolizioni?
Quando Cambiano fa sbandierare su tutti i giornali che viene cacciato per il problema delle demolizioni delle costruzioni abusive, è falso perché la mozione di sfiducia non ha niente a che vedere con il problema dell’abusivismo. La mozione nasce dal fatto della sua cattiva attività amministrativa di questi due anni. Cambiano parla di essere il paladino della legalità, ma invito tutti a venire a Licata e fare un giro; come può un Sindaco dichiararsi il paladino della legalità quando in giro ci sono commercianti abusivi e i nostri negozi vengono invece tartassati dalle tasse e non riescono a lavorare. Questo solo per citare un caso, perché a Licata vi è, ad esempio, anche il problema del randagismo, che sta creando non pochi problemi. La mozione di sfiducia, sarò ripetitiva, ma non ha niente a che vedere con l’abusivismo e le demolizioni. Nessuno ad oggi ha voluto sentire le ragioni che non siano quelle del Sindaco”.

Sul problema dell’abusivismo cosa si sente di dire al Sindaco?
È un problema sul quale non c’è nulla da fare. Su questo mi sento di lanciare una lancia a favore del Sindaco perché attiene a responsabilità non sue. Forse l’unico errore che avrà fatto è quello di non coinvolgere il Consiglio Comunale. Quando è andato a firmare il protocollo di intesa con la Procura, era giusto farlo coinvolgendo il Consiglio. Forse oggi non ci troveremo in questa situazione. Cambiano è un ragazzo giovane e papà di un bambino di pochi mesi, il problema della sfiducia non c’entra con le demolizioni, ma ha a che fare con il suo fallimento amministrativo”.

Non crede che con il voto di sfiducia del Consiglio Comunale sia passato un messaggio diverso rispetto a quelle che Lei dice essere le reali intenzioni?
Passa questo messaggio perché il Consiglio Comunale, che è organo sovrano, non è stato mai interpellato dal Sindaco. Non vi è mai stato un confronto. E’ stato lui a isolarsi e a non cercare mai il confronto. Io stessa sono stata vicina al Sindaco e ho fatto l’assessore, ma se mi sono dimessa è perché c’era il massimo immobilismo e doveva fare tutto lui. Sono stata quasi costretta a dimettermi perché non ha senso nominare un assessore e poi non renderlo operativo. E’ il suo atteggiamento che non è andato. Noi consiglieri comunali siamo sempre stati mortificati”.

Il Sindaco ha annunciato di voler impugnare la mozione.
Ben venga, che lo faccia. Se ci sono le condizioni per impugnarla, che lo faccia. Se io mi sono candidata e spesa per la mia città, l’ho fatto per cercare di fare qualcosa di bello e migliorarla. Sicuramente non vorrò mai avere problemi con la giustizia perché anche io mi sento di essere una persona dedita alla legalità. La legge va rispettata, ma oggi Licata viene vista come la città dei delinquenti. Licata è fatta da cittadini onesti che si alzano la mattina per andare a lavorare onestamente e pagare le tasse”.

Il film di Ficarra e Picone?
Potremmo stare a parlare ore intere. Quando nasce il problema delle case abusive mi pare che anche il Sindaco si trovava con una tettoria abusiva che poi ha fatto smontare. Il territorio siciliano lo conosciamo tutti, queste case abusive qualcuno le ha fatte fare, gli hanno allacciato la luce, il gas. Questo va al di là della mozione di sfiducia, ma basta fare un giro a Licata per vedere la situazione della città”.

E’ prematuro parlarne, ma c’è un progetto politico che vede alla Licata del futuro?
No, io in questo momento non vedo alcun progetto politico. L’unico progetto che vedo è quello del Sindaco che probabilmente si è messo questo ‘costume’ per arrivare molto in alto, anche se le capacità di Cambiano vanno oltre e sicuramente non aveva bisogno di alcun costume”.

Allude ad una eventuale candidatura di Angelo Cambiano per altre competizioni elettorali?
Leggevo stamani che il Pd ha proposto una candidatura. Non so quanto sia vero, ma non posso che fare un grosso in bocca al lupo”.

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