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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Mafia agrigentina, il neo collaboratore Quaranta continua a svelare dettagli e retroscena

leggeE’ un fiume in piena il neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta, arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Montagna” che ha sgominato alcune presunte famiglie ritenute mafiose dell’agrigentino.

Rispondendo alle domande dei magistrati della Dda di Palermo, il neo collaboratore parla di un presunto asse con il Belgio per l’acquisto di armi: “Ci sono persone che si stanno muovendo per andare in Belgio a comprare le armi per fare un po di guerra sempre per discussioni di droga e soldi. In Belgio si trovano picchì ddà costano picca“. 

Un legame stretto quello fra armi e droga che Quaranta spiega nei dettagli: “in fatti di droga io gli spiego una cosa – risponde ai pm della Dda – a prescindere di natura l’ho odiata sempre questo ci tengo a dirlo non perchè sto collaborando perchè io… non ho fatto mai uso, non mi sono mai ubriacato, perchè per me era cosa fuori dall’umanità, però in quel contesto che io mi trovavo a dirigere Favara come Cosa Nostra magari volendo o non volendo si trova in quella situazione. Come funziona io parlo della mia funzione“.