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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Mafia agrigentina, le rivelazioni di Quaranta sulla “famiglia” di Favara

giuseppe-quarantaC’è un unica famiglia mafiosa a Favara?“. E’ una delle tante domande ricolte dai magistrati della Dda di Palermo al neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta, arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Montagna” che lo scorso 22 gennaio ha sgominato i presunti vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.

Giuseppe Quaranta rivela particolari e retroscena nel periodo in cui lo stesso dice di essere stato a capo della famiglia mafiosa di Favara. “Cosa Nostra è una sola – afferma il neo collaboratore rispondendo alla domanda del pm che poi chiede se vi fossero altri gruppi o organizzazioni-. Gruppi così, noi li chiamiamo i ‘paraccara’ perchè qualsiasi cosa dovevano fare, se avevano amici imprese e ste cose si dovevano rivolgere a chi di Cosa Nostra. C’è un capo e un sottocapo ma non hanno lo stesso potere di Cosa Nostra. Se devono fare attività criminali o devono fare qualche
amico che è imprenditore e ha lavoro fuori Favara devono chiedere a noi a Cosa Nostra“. Per la gestione degli stupefacenti, Quaranta porta a conoscenza che “un gruppo se ha potere di soldi e va a comprare la droga se la gestiscono loro. Solo se uno di cosa nostra ha bisogno di droga e ste cose glielo chiede e gliela danno“.