fbpx
Cronaca Regioni ed Enti Locali

Mafia agrigentina, nuove rivelazioni del pentito Quaranta

tribunaleContinua con alcune rivelazioni “scottanti” il pentito favarese Giuseppe Quaranta nell’ambito di un interrogatorio inserito nel processo scaturito dall’inchiesta “Vultur” su alcune famiglie ritenute mafiose di Canicattì e Camastra.

Quaranta, le cui dichiarazioni sono state rese lo scorso 16 marzo, parla di Lillo Di Caro, presunto ex boss di Canicattì e ritenuto la storia di Cosa Nostra in provincia.

Il pentito racconta di essersi mosso nel 2013 per incontrare Di Caro, ma di non averlo mai visto personalmente dopo un appuntamento al quale si presentò con Angelo Di Giovanni: “trovai Angelo Sindona che si rese disponibile per i Fragapane e che era stato autorizzato da Di Caro. Rimanemmo che ci saremmo visti ma poi fu arrestato pochi giorni dopo”. “Di Caro – aggiunge il pentito favarese – non si poteva muovere perchè era anziano. Queste persone, anche se non vanno in giro, essendo pezzi da novanta, vengono informati su tutto e lui è la storia non solo di Canicattì ma di Agrigento. Quando era capoprovincia di Agrigento era in contatto con Riina e Bagarella”.