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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Migranti, arrestato presunto “carceriere” etiope

PoliziaLa Polizia di Stato, il 28 maggio scorso, a seguito dello sbarco di 526 migranti a Porto Empedocle, ha arrestato Mohammed Basir, un etiope di 21 anni, migrante giunto a bordo della nave “Rio Segura” della Guardia Civil spagnola, poiché indicato dai suoi compagni di viaggio,

come uno dei “carcerieri” che in Libia concorreva a tenere segregati i migranti in attesa di partire per le coste italiane.

La ricostruzione di quanto accadeva in Libia è stata fatta nell’immediatezza dello sbarco dagli investigatori della Seconda Sezione – Immigrazione della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, diretti da Giovanni Minardi e da Vincenzo Di Piazza.

L’uomo, secondo il racconto di più persone, in terra libica, concorreva, con altri correi allo stato ignoti, a tenere sotto controllo e sequestro, in una casa, i migranti in procinto di partire, picchiandoli nel caso in cui questi contravvenissero agli ordini e preoccupandosi che gli stessi pagassero per intero il costo convenuto per la traversata; lavorava a stretto contatto con i trafficanti libici, di cui era il referente per la gestione della casa dove i migranti erano rinchiusi in centinaia. Secondo i racconti, il fermato è stato visto scherzare e ridere con i trafficanti libici ed aveva le chiavi di ogni stanza ove erano rinchiusi i migranti in attesa di partire per l’Italia, i quali potevano uscire solamente per andare in bagno, ad uno ad uno, e sotto stretta sorveglianza. In un’occasione, l’uomo è stato visto derubare un migrante, mentre altri trafficanti libici, lo minacciavano puntandogli una pistola alla tempia.

Per tali condotte, l’etiope è ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 12 comma 3 lett. a), b), c), d), e) commi 3 bis e 3 ter lett. b) d.lgs n. 286/1998 e, dopo essere stato sottoposto a fermo, è stato associato alla casa Circondariale di c.da Petrusa, a disposizione della competente A.G.

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