fbpx
Rubrica legis non est lex

Nessuno stop all’introduzione nell’Azienda Villa Sofia – Cervello della procreazione medicalmente assistita

girolamo_rubinoNel 2014 l’Università degli studi di Palermo e l’Azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello stipulavano una convenzione con la quale, nell’ottica di introdurre in azienda la procreazione medicalmente assistita, (cd. PMA), sia omologa sia

eterologa, individuavano l’Unità Operativa Complessa (cd. U.O.C.) di ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Villa sofia Cervello quale struttura a conduzione universitaria provvedendo all’affidamento della direzione della predetta struttura ad un docente universitario, il prof. Antonino Perino, professore dell’Università di Palermo e responsabile dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Paolo Giaccone”.

Avverso il detto provvedimento insorgeva l’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani, proponendo un ricorso davanti al Tar sicilia, lamentando un pregiudizio della aspettative di carriera degli iscritti, e censurando il mancato espletamento di una procedura selettiva. Si è costituita in giudizio l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello, in persona del suo legale rappresentante ing. Gervasio Venuti, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino (in foto), per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensione dell’esecutività dei provvedimenti impugnati. In particolare l’Avvocato Rubino ha sostenuto che la riforma sanitaria ha previsto che con le convenzioni tra regione e università siano indicate le strutture a direzione universitaria e quelle a direzione ospedaliera alle quali affidare funzioni didattiche integrative rispetto a quelle universitarie, e che la stessa riforma sanitaria prevede l’affidamento a professori universitari di incarichi di direttore di unità operativa ospedaliera, citando un precedente giurisprudenziale favorevole del TAR Veneto.

Tra l’altro, ha sostenuto ancora l’Avvocato Rubino, la convenzione tra l’Università di Palermo e l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello era stata stipulata nell’ottica di introdurre in azienda la procreazione medicalmente assistita , omologa ed eterologa, in conformità ai livelli essenziali di assistenza, ovvero ai servizi che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione.

Il TAR Sicilia, Palermo, Sezione Prima, Presidente il Dr. Nicolò Monteleone, Relatore il Cons. Luca Lamberti, condividendo le tesi difensive dell’Avvocato Rubino, ha respinto il ricorso proposto dall’Associazione Ostetrici ginecologi Ospedalieri italiani, ritenendo tra l’altro che l’individuazione della persona del professore Perino è legata ad una precisa finalità non solo didattica e di ricerca, ma anche assistenziale, mediante l’introduzione nell’azienda della procreazione medicalmente assistita, di cui il professore Perino risulta essere qualificato ed esperto studioso, in base al curriculum vitae ritualmente prodotto agli atti del giudizio dall’avvocato Rubino difensore dell’Azienda resistente.

Pertano il Tar ha confermato la validità dell’inserimento dell’Azienda ospedaliera Villa sofia-Cervello” nel circuito formativo universitario ed ha altresì avallato la scelta di procedere alla nomina a direttore di Unità operativa complessa di un professore universitario anzichè indire una procedura selettiva per l’attribuzioni del relativo incarico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.