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Ora legale, domenica lancette avanti: gli effetti sulla salute

salute ora legaleÈ arrivata la primavera e con essa, come ogni anno, torna l’ora legale. Nella notte tra sabato 28 marzo e domenica 29 marzo, infatti, l’Italia tutta sposterà un’ora in avanti le lancette facendo sì che il tramonto venga di fatto posticipato di 60 minuti.

Questo porta come conseguenza non solo di godere di giornate luminose più a lungo (meteo permettendo) ma indurrà anche la popolazione ad un migliore sfruttamento della luce solare, che porterà di conseguenza ad un minore utilizzo dell’energia elettrica. È proprio questo il motivo principale per cui il cambio dell’ora fu istituito, un toccasana per le tasche dei cittadini e per l’ambiente; si consideri che nel 2014 l’inserimento dell’orario legale ha comportato un risparmio molto rilevante, stimato intorno ai 91 milioni di euro per l’anno e di 990 milioni di euro per il decennio dal 2004 al 2014. Ma queste lancette spostate in avanti che effetti avranno sul nostro orologio biologico? È noto come quest’ultimo abbia dei ritmi che devono essere rispettati, se vogliamo prestare attenzione al nostro benessere generale, sia fisico che psicologico. Da parte dell’orologio interno ci deve essere, quindi, uno sforzo di adattamento alle nuove abitudini che il cambiamento di orario impone. Nel frattempo in ogni caso si può incorrere in differenti disturbi. Da più parti nel caso dell’ora legale si è parlato di trauma biologico. In sostanza il nostro organismo deve abituarsi a seguire un nuovo ritmo sonno – veglia. Di certo ormai da tempo l’uomo non segue più i ritmi naturali del giorno e della notte in maniera sincronizzata e precisa, comunque il nostro cervello con fatica cerca di adattarsi ad una novità come quella rappresentata dallo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti. Da qui affaticamento e irritabilità che si manifestano soprattutto durante i primi giorni di ora legale.

Con il ritorno dell’ora legale c’è anche, per chi è predisposto, a soffrire di più l’insonnia. La mancanza di appetito è dovuta al fatto che il momento del pranzo viene anticipato di un’ora, ma si può facilmente rimediare. Basta spostare l’ora del pranzo di circa trenta minuti, per ristabilire un sostanziale equilibrio per ciò che concerne il nostro orologio biologico.

Lo stesso principio andrebbe applicato al sonno. Non dobbiamo fare altro che anticipare progressivamente l’andare a dormire di circa 15 minuti ogni sera per riadattare il ritmo del corpo e della mente. Particolari difficoltà possono incontrare gli anziani che soffrono di disturbi del sonno e coloro che sono affetti dal diabete, i quali dovranno rivedere la loro terapia sulla base dei nuovi orari seguiti per i pasti. L’ora legale ha anche delle incidenze sulla salute del cuore. Una ricerca della University of Alabama di Birmingham ha messo in evidenza che il lunedì e il martedì successivi all’arrivo dell’ora legale si verifica un aumento del 10% del pericolo di incorrere in un infarto. Gli studiosi non hanno rintracciato delle motivazioni specifiche a questo riguardo. Si pensa che il tutto sia dovuto ad un meccanismo interno, nell’ambito del quale entrano in gioco l’orologio biologico, la privazione del sonno e le risposte immunitarie dell’organismo.

Proprio in virtù di questi dati, attivisti e studiosi stanno cercando di promuovere una campagna di sensibilizzazione per far sì che il Governo abolisca l’ora legale. Non volendo essere così catastrofici, prendendo le precauzioni suddette, si può affrontare il cambio d’ora in modo meno traumatico e godere appieno del dono del sole che ci abbraccia per un’ora in più.

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