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Cultura Regioni ed Enti Locali

Pirandello nel mondo: ad Agrigento dal 16 maggio 500 studenti per il suo Teatro

Luigi Pirandello

Ankara, Brasilia, Dakar, Hanoi, Luanda, Tokio, Oslo, Washington, Casablanca, Sidney.

Il filo rosso che ha collegato lo scorso anno oltre 60 città in tutto il mondo ha un nome: Luigi Pirandello. Nel ricordo del 150esimo anniversario dalla nascita del drammaturgo Premio Nobel, la rete consolare del Ministero degli Affari Esteri, accogliendo la proposta del Comune di Agrigento e del Comitato delle celebrazioni, ha promosso più di 200 eventi tra seminari, rassegne, proiezioni di film e altre tipologie di iniziative. Tutto questo attraverso il coinvolgimento degli istituti scolastici locali e delle università. Una prova, se ce ne fosse stato bisogno, della trasversalità e del valore dell’opera Pirandelliana, che costituisce in molte realtà, ancora oggi, materia di studio e ricerca.

E nel nome di Pirandello, arriveranno ad Agrigento, dal 16 al 18 maggio, 500 ragazzi di vari paesi d’Italia e del Mondo. Sono studenti e studentesse che hanno partecipato al concorso “Uno, nessuno e centomila” voluto dal Miur – Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione – diretto dal dott. Giuseppe Pierro, e realizzato in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Distretto Turistico Valle dei Templi, la Strada degli Scrittori, la Fondazione Teatro Luigi Pirandello, l’Accademia di Belle Arti Michelangelo e l’associazione Kaos.

Il Concorso mira a rielaborare in chiave moderna la poetica e il genio di Pirandello e utilizzare il teatro, la drammaturgia, l’attività laboratoriale e la scrittura creativa come strumenti didattici, veicoli di riflessione e sapere. Saranno proprio i lavori degli studenti a dare vita alle fasi conclusive e alla premiazione del Concorso, che si terrà sul palco del teatro cittadino che porta il nome del drammaturgo. La manifestazione è coordinata dal Ipsseoa “Costaggini” di Rieti, istituto alberghiero diretto dalla dottoressa Alessandra Onofri.

Tanti i giovani e giovanissimi che si sono cimentati nella rielaborazione dell’opera Pirandelliana, traendo spunti di assoluto interesse anche da novelle meno conosciute, che hanno preso nuova vita e nuova forma. Un percorso di creazione, più di semplice analisi, che ancora oggi conferma l’attualità e la profondità del pensiero del drammaturgo agrigentino.