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Porto Empedocle, un anno di amministrazione comunale: il resoconto della Sindaca: “anno di pulizia” – VIDEO

ida carminaUn anno di amministrazione a Porto Empedocle. La Sindaca “pentastellata” Ida Carmina (in foto) ha voluto organizzare, sabato scorso, una manifestazione per fare un resoconto del primo anno di amministrazione comunale a “guida” Movimento 5 Stelle.

“Abbiamo incontrato gli empedoclini – afferma la Sindaca Carmina -, una Agorà, pubblica nella nostra splendida Via Roma: era giusto dare loro la possibilità di sentire direttamente da noi come vanno le cose e dire ciò che stiamo facendo per la città e per i cittadini essendo a loro esclusivo servizio”.

Tante cose che mi sono rimaste dentro per l’emozione: – che per noi i cittadini sono tutti uguali. Non facciamo preferenze: abbiamo fatto un sorteggio in streaming fra i disoccupati per nominare gli scrutatori del Referendum, per l’attribuzione delle 32 borse lavoro che partiranno i primi di luglio e sono un successo dell’amministrazione perchè i soldi erano andati perduti e li abbiamo recuperati, non ho voluto neppure conoscere i nominativi dei richiedenti, ed ad oggi non so chi si sia posizionato in modo utile in graduatoria avendo richiesto di attenersi alle regole e di controllare bene i documenti, perchè non si possono fare preferenze tra le persone in difficoltà che tutte hanno diritto di essere aiutate; – che ho preteso il controllo sulle case per verificare l’effettiva disponibilità ed ho fatto rifare il bando per l’assegnazione di alloggi popolari che era fermo da anni, secondo quanto prevede la legge (ed anche li ci sarebbe qualcosa da chiarire. Del resto conoscete tutti la vicenda della famiglia Massimino-Sciagura, apparsa varie volte sui giornali)”.

“Abbiamo reso partecipi i cittadini della cose realizzate in conformità al programma (taglio dei costi della politica, trasparenza amministrativa, apertura delle porte del comune e dell’Amministrazione ai cittadini ed a tutte le loro esigenze, l’avvio della raccolta differenziata, lotta e contrasto alle povertà, e innumerevoli iniziative culturali, tutirstiche  sportive, il riappropriarsi dei cittadini dei simboli e dei luoghi della città a partire dalla Torre di Carlo V, etc..)”.

“Quest’anno ci è servito a “fare pulizia ” ed a “riordinare” nel caos che era stato lasciato. Ad aprire gli armadi chiusi da anni ed a togliere la polvere sotto i tappeti ed a far entrare luce ed aria. Ciò ha richiesto tempo e fatica ed ancora ci sarà da fare. Sapevamo che la situazione di Porto Empedocle fosse difficile. Ma lo era oltre ogni immaginazione.
Molti dicono di non pensare più al passato. Anche noi lo vorremmo.
Ma questo passato lo pagherà il popolo empedoclino e lo sta già pagando. Noi ed i nostri figli dovremo saldare i debiti fatti da altri e per lunghi anni… per almeno 30 anni (e siamo “fortunati” che la legge ci consenta di spalmare i debiti per 30 anni). Avevo già detto che non tacerò”.

“Ed ora che molte cose si fanno più chiare invoco giustizia per Porto Empedocle e gli empedoclini che pagano gli effetti di una cattivissima eredità fatta non di beni ma di debiti pesantissimi ad oggi accertati accumulatisi nella passate amministrazioni. Ad oggi 16,5 milioni di euro circa (al 31.12,2015 con oltre 125 creditori non pagati iscritti nella massa passiva dall’OSL) e circa 8,5 milioni di euro derivanti dalla correzione del Riaccertamento Straordinario dei Residui al 31.12.2014, che riportava “errori” gravissimi sicchè da un dichiarato avanzo di più di 3 milioni di euro si è scoperto un disavanzo di circa 8, 5 milioni di euro”.

“Errorucci – scrive Ida Carmina – che fra dare-avere spostano i dati contabili di quasi 12 milioni di euro fra più e meno. Errori che derivano al CONTO CONSUNTIVO 2014, anch’esso non conferme alla verità contabile, nel quale viene indicato, ma non correttamente contabilizzato un debito di 3,8 milioni di euro che avrebbe portato il risultato della gestione da più di 3 milioni di euro dichiarato a meno 1 milioni di euro ed acceso con la Cassa Depositi e Prestiti per pagare debiti del comune. Invece solo 300 mila euro servirono al fine previsto dalla legge mentre 3,5 milioni furono impiegati per “spese correnti”. Così i debiti ci sono rimasti addosso, più il debito con la Cassa che paghiamo in comode rate di 180 mila euro ogni semestre”.

“Ed ancora non sono definiti i dati del conto consuntivo del 2015 che appaiono ancor più disastrosi e che evidenziano come già a quell’epoca esisteva un dissesto strutturale nel Comune di Porto Empedocle.
Tutto ciò ha prodotto a Porto Empedocle un danno enorme perchè questo cancro essendo “celato dagli errori” e non reso evidente e scoperto in tempo non fu adeguatamente curato, ma fu lasciato degenerare in modo occulto.
Del resto conveniva a tutti che non venisse fuori e conviene a tutti che non si parli più del passato.
Perchè quasi tutti erano lì quando Porto Empedocle veniva trascinata nel baratro e non fecero nulla per impedirlo, se non in ultimo qualcuno una blanda opposizione. Ma ormai c’erano le metastasi.
Abbiamo dichiarato il Dissesto. Un dissesto non causato da noi ma da chi ci ha preceduto per evitare il completo disastro e ripartire.
Il dissesto ha avviato le Operazioni Verità e Pulizia perchè ora si è aperta la indagine sui responsabili.
E’ cominciata la fase di cura. Essa è dolorosa come una ‘chemioterapia ma salva la vita (aumento delle tasse; pagamento dei debiti in percentuale…)
E’ cominciata la fase di rinascita a partire dello spirito di apparteneza e di comunità, della necessità di condividere, dell’orgoglio di essere empedoclini.
Non sono cose che si gestiscono con una bacchetta magica ..ma tutti attendiamo e ci adopereremo perchè il nostro paese liberato dalle pesanti eredità passate, abbia giustizia e pacificato, possa finalmente superare questa crisi, rinascere per come merita, gli empedoclni conquistino serenità, insieme ai propri cari ed alle proprie famiglie e torni ad essere quel “grosso borgo affaccendato sulle rive del mare africano” di cui parla Pirandello.
Già chi viene da fuori trova il paese cambiato in meglio e un clima diverso , nuovo…
Noi non ci risparmieremo e non molleremo ma abbiamo bisogno di tutti voi.
DiamoCi una mano e tutto sarà più semplice..Noi siamo un popolo pieno di risorse, capace di sacrifici, abituato alla fatica ed al mare..ce la faremo.
Grazie agli assessori, presenti e passati che condividono la battaglia per la nostra città ed a tuttti i cittadini di buona volontà che danno una mano per il paese”, conclude Ida Carmina.

Guarda il video postato su Facebook dalla Sindaca Carmina:

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