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Economia

Qual è l’andamento del prezzo dell’oro in chiusura 2016?

quotazione oro1Investire nell’oro sembra essere diventata la principale tendenza per gli investitori, impauriti dalla crisi economia che sta attanagliando anche i mercati finanziari.

L’oro infatti è considerato come un bene rifugio il cui andamento è slegato dai fattori macroeconomici che coinvolgono la nostra realtà a livello globale.
Basti pensare che allo scoppiare della crisi del 2008 il valore dell’oro era salito in maniera vertiginosa, mentre le azioni e le obbligazioni di importanti società stavano perdendo costantemente valore.

Ma qual è stato e quale può ancora essere l’andamento del prezzo dell’oro in chiusura 2016?
Il trend è sempre ribassista, ma sono molti gli operatori professionisti che scommettono su una pronta risalita del prezzo dell’oro data l’incertezza che ovunque regna sovrana.
Le persone hanno infatti bisogno di certezze, soprattutto i piccoli risparmiatori che cercano di vedere fruttare i propri risparmi ma senza per questo rischiare di perdere tutto il capitale o gran parte di esso.

Se durante il 2016 eventi come la Brexit sono stati in grado di generare autentici attimi di panico e di follia nelle contrattazioni sui mercati finanziari adesso si può notare un momento di calma apparente. In tutto questo l’oro ha comunque continuato a prendere valore ed ha raggiunto livelli che non si vedevano da anni. Allo stato attuale l’oro è quotato a circa 1300 $/Oz. Tuttavia alcuni importanti istituti di credito (come ABN Amro e Natixis) hanno scommesso che l’oro ha raggiunto il punto massimo di valore e che lentamente ma in modo continuo affronterà una fase discendente.

Tuttavia il preventivato ribasso di fine 2016 nella quotazione dell’oro non è destinato a perdurare nel tempo, dal momento che molti analisti hanno iniziato a ritenere che potrebbe essere imminente un nuovo cambio di rotta e che il prezzo dell’oro raggiungerà nuovamente la fatidica quota dei 1350 dollari l’oncia a inizio 2017.

Diverso effetto durante l’anno lo hanno provocato invece fattori importanti come la crisi economica internazionale, con continui attentati terroristici e crisi sociali che hanno portato il pubblico retail, ovvero i piccoli risparmiatori, a non investire sugli affari e sulle imprese ma piuttosto sull’oro.

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