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Regioni ed Enti Locali

Rifiuti di Agrigento alla discarica di Lentini. Firetto diffida il Dipartimento Regionale

discarica filaIl sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, e l’assessore all’ambiente, Domenico Fontana, hanno scritto al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, diffidando lo stesso all’annullamento d’ufficio della

“Disposizione attuativa” n. 44 del 3 agosto scorso nella quale si stabilisce che il Comune di Agrigento debba conferire i rifiuti solidi urbani nella discarica della Sicula Trasporti srl di Lentini.

Nell’atto di diffida, inviato anche alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Agrigento, Firetto e Fontana evidenziano come la disposizione si “pone in palese e patente violazione del disposto dell’art. 182 bis, lett. b) del D.Lgs. 152/2006, secondo cui lo smaltimento dei rifiuti e il recupero dei rifiuti urbani non differenziati siano attuati con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti, allo scopo di permettere detto smaltimento ‘in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti’“.

I due amministratori comunali sottolineano infatti che l’impianto più vicino ad Agrigento è la discarica della Catanzaro Costruzioni srl di Siculiana, posto a pochi chilometri di distanza, mentre in forza della disposizione regionale, il Comune di Agrigento si trova costretta a scaricare i propri rifiuti ad oltre 200 chilometri di distanza, a Lenyini, con un costo aggiuntivo giornaliero di 6.500 euro.

Tutto ciò, scrivono Firetto e Fontana “provoca un gravissimo ed illegittimo danno economico al Comune di Agrigento. Va infatti sottolineato che da giorno 1 agosto 2016 la discarica di Siculiana ha riaperto con una capacità di trattamento di 140 tonnellate. Quantità certamente sufficiente per lo smaltimento degli RUS dei comuni più prossimi: Siculiana, Montallegro, Agrigento, Cattolica Eraclea. Secondo il principio della prossimità territoriale, questi e non altri dovevano essere i comuni autorizzati ad abbancare prima degli altri“.

Infine, il primo cittadino di Agrigento e l’assessore all’ambiente, fanno sapere che se entro tre giorni dal ricevimento della diffida non si adempierà a quanto richiesto, si adirà l’Autorità Giudiziaria per fare dichiarare “l’illegittimà e/o l’illeiceità  del provvedimento“.

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