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Rifiuti e cumuli di spazzattura. Agrigento come Roma? Ecco cosa cambia

rifiuti1Cumuli di spazzatura per strada e città sommersa dall’immondizia. Parliamo di Roma (vedi foto copertina), città capitale d’Italia e tornata tristemente nelle pagine di cronaca dei principali media nazionali per una situazione che vede interi quartieri in preda alla sporcizia.

Non certo un biglietto da visita da presentare ai numerosi turisti che invadono giornalmente la “Città eterna”. E se Roma è considerata fra le più belle e apprezzate città del mondo, il paragone con Agrigento è presto fatto. Pindaro definì la città dei Templi la “più bella fra i mortali” quasi ad esaltarne il “sapore” di una città di millenaria storia e dal fascino assoluto. Peccato però che a volte lo spirito di animosità degli agrigentini si scontra con una continua critica. Capita infatti che ad esempio sui social si legga della disattenzione dell’amministrazione comunale sui problemi della raccolta differenziata. Una città che secondo alcuni era impreparata ad accogliere uno degli aspetti più civili al mondo e che rende Agrigento al passo coi tempi, rispettando l’ambiente e i cittadini. Un avvio tortuoso e complicato, come è nella natura delle cose, ma se è già stato superata la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata e pian piano molti cittadini si stanno educando al corretto smaltimento dei propri rifiuti, è un risultato cui ne beneficia l’intera collettività (sia in termini di rispetto dell’ambiente, sia in termini economici). Insomma, le critiche come da copione non mancano, ma il paradosso dei paradossi avviene quando sugli stessi social la notizia di un assessore “operaio” che a proprie spese e con un impegno quotidiano comunica il proprio operato mostrando la bonifica dei luoghi deturpati dall’incuria e dall’inciviltà dei cittadini, diventa anch’esso motivo di critica. Sì perchè fra i tanti commenti di elogio all’attività di un amministratore impegnato a fare il proprio dovere spendendosi per la collettività, vi sono anche commenti di critica di coloro che pensano che “in giacca e cravatta non si possa lavorare” o chi semplicemente apostrofa il tutto come una “comparsa”. Insomma, tutto il contrario di tutto e come direbbe Charlie Chaplin: “E’ veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante“.

Cosa c’entra Roma? Forse dovremmo imparare ad amare più la nostra città e apprezzare ciò che si fa piuttosto che la sterile critica.