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Editoriali Politica

SI AVVICINANO LE ELEZIONI, AUMENTA IL PRECARIATO, PIANGE LA DEMOCRAZIA

lockeSi avvicinano le elezioni amministrative agrigentine che vedranno in gara i candidati Firetto, Di Rosa, Cirino, Marcolin, Dalli Cardillo ed Alessi. Almeno sino ad oggi.

E come in ogni elezione un candidato verrà a chiedere il vostro umile voto. Starà lì ad elemosinarvi insistentemente il vostro consenso basando il loro discorso persuasivo su argomenti più o meno nobili. Alcuni vi giureranno impegno cittadino mettendo amore nel ruolo di consigliere o sindaco della città dicendovi magari che per qualsiasi problema nel quale vi imbatterete, loro saranno a vostra disposizione al fine di risolvere il vostro problema e così quello di tutta la cittadinanza. Bene, se la campagna elettorale si fermasse su questi toni non staremo qui a scrivere questi articoli facendo vibrare a volte con rabbia le nostre dita sopra le nostre maledette tastiere che a volte sembrano urlare un ‘time out’.

Ciò che ci riempie di rabbia è invece il fatto che in tempi di elezioni tutti quei candidati, mentre si dimenano scontrandosi tra loro con le spalle, vi chiederanno il voto dandovi in cambio qualcosa. No, no è impegno civile, ma un lavoro (forse alcuni vi daranno entrambe le cose, ma è alquanto raro). E voi non potrete forse rinunciare perché quel lavoro lo state cercando da giorni, mesi e magari anni. Vi capiamo. Ma attenzione, il 90 % di quel lavoro che vi proporranno sarà un lavoro precario, e lo faranno per tenervi in pugno, per avervi sempre stretti nella morsa della disoccupazione magari con qualche progetto a termine che coincide miracolosamente proprio con il periodo di campagna elettorale.

L’ultima categoria è invece quella dei più furbi che in parte coincide con quella sopra citata. Questi, oltre a chiedervi il voto vi chiederanno di candidarvi, e non importa se voi non volete, loro vi costringeranno a macchiarvi la faccia di un colore politico che potrebbe andare anche contro i vostri ideali mettendo in dubbio il lavoro – a sua volta precario – di qualcuno dei vostri familiari.

Metteranno in discussione la vostra dignità dando un calcio alla vostra libertà ed ai diritti dei lavoratori. Già immagino il nostro amato Pertini a urlare Giustizia dentro la tomba. E non importa se la nostra Costituzione si ispira anche ai principi del manifesto liberale di Locke secondo il quale la politica deve garantire la libertà dell’individuo ponendo a sua volta i paletti alla stessa cosicché nessuno ve la possa togliere. E non importa, inoltre, che siate animati da sani principi, vi troverete ad abbassare la testa al toro per evitare di farvi incornare facendovi togliere un pugno di riso per il quale sudate ogni giorno. E’ proprio come disse Sciascia: ”La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini” e la colpa di tutto ciò bisogna attribuirla alla democrazia italiana, ahimè, incompiuta. Per quanto tempo ancora soffriremo?

Flavio Principato

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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