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Regioni ed Enti Locali

Sindacati su Cupa e novità della Legge Finanziaria regionale

cgil cisl uil“L’art. 9 della legge Finanziaria 2017, se non subisce modifiche dall’Aula dell’ARS, riforma la “governance” ed il finanziamento ai Consorzi Universitari, ma riduce di 2.000.000,00 di Euro il Capitolo 373718, destinato ai suddetti Consorzi che saranno costretti a chiudere”.

Lo scrivono in una lettera congiunta inviata al Presidente della Regione, al vicepresidente della regione, all’assessore regionale all’istruzione e alla formazioni, ai sindaci dell’agrigentino e a tutta la deputazione nazionale e regionale locale, le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

“Lo stesso art. 9 – scrivono Raso, Saia e Acquisto – prevede l’uscita definitiva dei Liberi Consorzi abrogando la legge n.15 del 4/08/2015 che prevedeva il mantenimento della quota di partecipazione dei Liberi Consorzi nei Consorzi Universitari.
Oltre a tutto il danno, creato da due anni di calvario, ora arriva anche la beffa con l’art.9 alla legge finanziaria 2017, dove il Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, riconosce un contributo annuale a titolo di rimborso delle spese di trasferta del personale docente impegnato nelle sedi decentrate delle Università della Sicilia: non si capisce come si manterranno i consorzi Universitari Siciliani senza il riconoscimento delle spese di funzionamento e per il personale amministrativo”.

“Il Governo della Regione con questo articolato, senza alcun dibattito, finisce con il cedere queste strutture da strutture del Territorio e delle Comunità Locali alle Università Siciliane, non curandosi minimamente di capire né che fine faranno quanti, in tutti questi anni, hanno tenuto in vita queste strutture, né quale progetto di sviluppo hanno in mente le Università.
Se guardiamo a come l’Università di Palermo si è ritirata da Agrigento abbiamo buoni motivi per essere preoccupati.
Per tutto questo, non possiamo che esprimerVi la nostra preoccupazione insieme alla richiesta di intervenire per correggere tale previsione che, se confermata, condurrà a morte certa il CUPA”.

“A meno che questo non sia quello che Vi prefiggete, ma in questo caso avete il dovere di dichiararlo e di assumerne per intero la RESPONSABILITA’ che dovete spiegare non solo ai Lavoratori del CUPA, ma anche agli Studenti ed alle Famiglie Agrigentine!
Questa preoccupazione non è solo la nostra ma anche delle strutture analoghe al CUPA che sono sparse nelle varie provincie della Sicilia.
Per questa ragione siamo qui a chiederVi un incontro urgente, poiché, è forte preoccupazione per la situazione economica e finanziaria, in cui si trova codesto Consorzio Universitario e vorremmo capire ufficialmente e definitivamente qual è la posizione della Regione.
Ai Sindaci, specie a quelli che hanno sostenuto con forza la necessità del superamento dell’esperienza Immordino con la nomina dell’Avv.Armao, vorremmo chiedere pubblicamente di “battere un colpo”: delle due l’una, o – anche loro – condividono questa impostazione governativa oppure hanno il dovere di pretendere insieme a Noi che si faccia definitiva chiarezza su cosa deve essere l’Università nelle provincie siciliane.
In attesa riscontro, si inviano cordiali saluti”, concludono Raso, Saia e Acquisto.

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