Si è tenuto sabato scorso l’incontro con tutte le associazioni ( culturali, sociali, sportive, di musica, danza e spettacolo, di volontariato, di protezione civile) operanti nel territorio della Città di Palma di Montechiaro.
E’ stato nominato il gruppo di lavoro per la candidatura di Palma di Montechiaro a “Capitale della cultura 2021”. Il sindaco, Stefano Castellino, ha costituito il gruppo che risulta composto da Angela Rinollo, Giuseppe Todaro, Marilena Vaccaro e Alfonso Di Vincenzo. Le 4 unità opereranno a titolo gratuito.
“Ho “vissuto” Palma di Montechiaro da cronista, negli anni bui e dolorosi delle guerre di mafia; l’ho raccontata nel suo difficile e lento percorso di riscatto morale e culturale; nella bellezza del suo patrimonio artistico; l’ho divulgata nelle riprese sulla scalinata della sontuosa e strepitosa chiesa Madre;
Ci aveva provato Agrigento qualche tempo fa tranne che essere stata beffata sul filo di lana da Parma, adesso la provincia agrigentina ci riprova con Palma di Montechiaro.
L’energia spesa per la candidatura di Agrigento a Capitale della Cultura 2020 non è andata dispersa. Buone notizie per Agrigento 2020 dal Lubec, il forum internazionale dedicato allo sviluppo della filiera beni culturali – tecnologie – turismo, che si svolge ogni anno a Lucca.
Sfuma il sogno di vedere Agrigento “Capitale della Cultura” italiana del 2020. Dopo il verdetto di ieri, il Sindaco della città dei Templi, Lillo Firetto stamani in conferenza stampa non ha nascosto, insieme ai tanti agrigentini che ieri hanno atteso con trepidazione l’esito, dispiacere dopo il successo di essere entrati nella short-list.
“E’ una decisione che rispettiamo, ma non condividiamo, perché Agrigento è una città che rimane, per la Sicilia, fra i poli di attrazione turistica più importanti”.
“Andiamo avanti verso il 2020. Dovremo farcela con le nostre forze e per questa ragione la nostra soddisfazione sarà più grande”.
Il giorno tanto atteso è arrivato. Dopo mesi di trepidazione, il presidente della giuria di selezione ha comunicato al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, la città di Parma quale designata Capitale della Cultura italiana per il 2020.
Le dieci candidate sono: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.