Ad Alessandria della Rocca, nell’Agrigentino, l’obiettivo di mettere in sicurezza il centro abitato fa segnare un ulteriore passo in avanti.
Scadrà il prossimo 6 ottobre il termine per partecipare al bando di gara per i lavori di demolizione e messa in sicurezza degli edifici di via Don Castrenze a Raffadali, nell’Agrigentino.
La lunga e persistente scia della frana che lo scorso novembre inghiottì un intero piazzale e parte della strada di contrada Cantamatino, a Siculiana, paese dell’Agrigentino, potrà essere definitivamente arrestata grazie ai lavori di consolidamento che il governo Musumeci ha appena finanziato.
Un milione e mezzo di euro. A tanto ammonta il finanziamento utile alla messa in sicurezza a Raffadali, nell’Agrigentino, dell’area compresa tra le vie don Castrenze, Belvedere e Cristoforo Colombo.
Potrà essere messa in sicurezza, dopo oltre trent’anni, quell’ampia area del centro storico di Caltabellotta che si distende a monte e a valle della via Colonnello Vita, la strada principale del paese dell’Agrigentino.
Si prevedono tempi lunghi per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 37 Sciacca-Caltabellotta, chiusa dalla tarda serata di domenica a causa del distacco di un grosso masso e altri detriti dal costone roccioso che sovrasta la carreggiata all’altezza del km 8+000.
E’ di 390 mila euro la somma dell’appalto pubblicato dal Libero Consorzio di Agrigento per lavori urgenti sulle frane esistenti al chilometro 10, sulla provinciale 21: Casteltermini-Passofonduto, in contrada Calcara.
L’Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato l’appalto per i “Lavori di eliminazione delle frane lungo la SP NC n. 25 (Mussomeli-S.G. Gemini-bivio SS 189)”, strada già chiusa al traffico (o comunque limitato solo a quello locale) e interessata da diverse frane dal 0+000 al km 3+450.
“In Sicilia basta un’alluvione per mettere sul lastrico la già flebile economia del territorio e isolare intere comunità. Da 43 giorni, aziende e paesi sono irraggiungibili a causa di strade letteralmente spazzate via sulle quali nessuno interviene. Musumeci si attivi immediatamente con la protezione civile”.
La Regione Siciliana ha avviato le procedure per affidare i lavori contro frane ed erosioni in dodici Comuni dell’Isola.