Ladri in azione in un appartamento del centro città, ad Aragona. Ignoti malviventi hanno infatti approfittato della momentanea assenza dei proprietari per intrufolarsi all’interno dell’immobile e portare via gioielli e preziosi.
Due giovani di Licata sono stati denunciati – in stato di libertà – alla Procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di furto aggravato.
E’ stata arrestato un giovane 26enne agrigentino – già noto alle forze dell’ordine – accusato del furto di alcuni generi alimentari avvenuto all’interno del supermercato del centro commerciale “Città dei Templi” di Agrigento.
Lascia il telefono cellulare nell’abitacolo del veicolo e, dopo essersi allontanata, riceve la “visita” di un ladro. Il malvivente avrebbe infatti approfittato dell’assenza dell’automobilista e del fatto che la macchina era stata lasciata aperta per arraffare il telefono – un iPhone – e allontanarsi repentinamente.
In esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio Esecuzioni penali della Procura di Agrigento, una 41enne di Castrofilippo è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
Ancora furto a danno di diversi distributori automatici di snack e bevande. Questa volta, i ladri sono entrati in azione in un centro di via Mazzini – ad Agrigento – dove sono allocati diversi uffici e, successivamente, in un autolavaggio posto di fronte.
Era intento a rifornire le auto incolonnate presso un distributore di carburanti di via Majorana, a Grotte. Nulla di strano se non fosse che qualcuno si sarebbe introdotto all’interno del gabbiotto del distributore e, trovando un portafoglio pieno di denaro, ha pensato di rubato.
Un giovane 30enne di San Biagio Platani, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stato arrestato e tradotto in carcere dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
Ladri in azione sulla statale 189, all’uscita del Villaggio Mosè, ai danni di un distributore di carburanti. I malviventi sono riusciti ad intrufolarsi all’interno degli uffici del distributore e scardinare la cassaforte dove era custodito l’incasso di alcuni giorni.
Erano accusate di avere realizzato degli allacci abusivi per alimentare di acqua le proprie abitazioni. Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento ha assolto, perché il fatto non sussiste, 26 persone accusate di furto d’acqua.