L’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”, che riunisce numerose vittime innocenti di mafia, rivolge un appello ai candidati alla Camera e al Senato della Repubblica perché, dopo anni di promesse mancate, accolgano la richiesta di equiparare le vittime innocenti di mafia alle vittime del dovere e alle vittime del terrorismo, riparando così […]
Familiari vittime di mafia, Ciminnisi: “Basta infangare la memoria dei giudici Falcone e Borsellino”
“Il servizio pubblico dovrebbe meglio valutare la qualità dell’informazione che viene data all’opinione pubblica, evitando che diventi il discredito di Uomini illustri che hanno pagato con la vita la lotta alla mafia”.
“Mai nessuno in precedenza si era permesso di insultare in maniera volgare e irripetibile un familiare di vittima di mafia in quanto tale. Non era mai accaduto neppure nel corso di processi di mafia che vedevano imputati gli artefici di delitti i cui familiari in aula chiedevano giustizia”.
Giuseppe Ciminnisi, Coordinatore nazionale Familiari Vittime di mafia Ass. I Cittadini contro le mafie e la corruzione scrive al Presidente della Commissione antimafia Nicola Morra.
“Da familiare di vittima innocente di mafia non posso che essere addolorato per la scarcerazione di un feroce killer di mafia del calibro di Giovanni Brusca. Non v’è dubbio, però, che la vicenda della scarcerazione di Brusca abbia dato la stura a una serie di proteste sterili e alle solite speculazioni politiche da parte di […]
“Domenica 19 luglio, saranno trascorsi 28 anni da quando in via D’Amelio furono uccisi Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Eddie Walter Cosina. Quest’anno, per colpa del coronavirus – o forse grazie al coronavirus – molti eventi non avranno luogo fisicamente nei soliti posti […]
“Nell’inchiesta sulle stragi di Capaci e via D’Amelio rimangono punti oscuri che ancora impediscono di fare luce sulle ambiguità, sui misteri che ancora permangono nonostante i tanti processi celebrati nella ricostruzione di queste vicende. Forse sarebbe il momento di dire la verità.
“Sabato 23 maggio torneremo a commemorare le vittime della strage di Capaci. Per il 28esimo anno ricorderemo il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Non sarà come negli anni precedenti un palcoscenico a beneficio dell’ipocrisia e della retorica.
“Destano non poche preoccupazioni le recenti scarcerazioni di boss detenuti, attribuite all’epidemia di Coronavirus. Non v’è dubbio che la scarcerazione di un boss rappresenta per noi familiari di vittime di mafia il riaprirsi di una ferita mai cicatrizzata. Dinanzi il susseguirsi delle notizie in merito, sentiamo il dovere di intervenire affinché il Covid-19 non diventi
“Troppi misteri – afferma Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei Familiari di vittime innocenti di mafia, dell’associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” – dalla presunta “Trattativa Stato-mafia” al dossier “mafia-appalti”, dal depistaggio di Scarantino al coinvolgimento di pezzi delle istituzioni, ai processi con i tanti “non ricordo” e chi,