Il GIP presso il Tribunale di Palermo ha disposto la sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari nei confronti di Clemente Marco Davide, 27 anni, arrestato nell’operazione antimafia “Kerkent” lo scorso 4 marzo.
“Il contesto criminale della provincia di Agrigento continua ad essere caratterizzato dalla presenza dominante di Cosa nostra, che monopolizza la gestione delle più remunerative attività illegali e condiziona ancora pesantemente il contesto socio-economico, già duramente messo alla prova da un perdurante stato di crisi”.
Divieto di dimora in provincia di Agrigento.Con questa misura cautelare, l’ex Sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella, è stato scarcerato dopo due anni.
Restano in carcere il presunto boss di Sciacca, il 61enne Accursio Di Mino, e l’ex assistente parlamentare, il 48enne Antonello Nicosia.
Approda in Cassazione l’inchiesta antimafia denominata “Assedio” che ha disarticolato le presunte nuove famiglie mafiose di Licata e Campobello.
“Già in passato avevo sollevato il problema di soggetti che autoproclamati o indicati da associazioni quali “familiari di vittime innocenti di mafia” – senza avere alcun riconoscimento ministeriale e nonostante gli atti giudiziari attribuissero a ben altre ragioni la perdita del congiunto – venivano, nella qualità, invitati a partecipare a convegni e manifestazioni in
Il gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico ha convalidato il fermo dei cinque soggetti arrestati dopo l’operazione antimafia denominata “Passepartout” condotta dai militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.
Si sarebbero messi a disposizione per ogni tipo di esigenza e necessità. Si tratta dei due fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, fermati nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Passepartout” che ha portato all’arresto di cinque soggetti ritenuti appartenenti o comunque contigui alla famiglia mafiosa di Sciacca.
Operazione “Passepartout”: la paura di essere intercettati, Nicosia cambiava macchina periodicamente
Emergono i primi particolari dopo l’operazione antimafia denominata “Passepartout” condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che nella giornata di ieri ha portato all’arresto per cinque persone ritenuti appartenenti o comunque contigui alla famiglia mafiosa di Sciacca.
“Da Shanghai, leggo dell’arresto di Antonello Nicosia, membro del Comitato nazionale dei Radicali italiani, accusato di fare da tramite tra i capimafia in carcere e i clan”.