L’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale Leonardo Sciascia – che ha messo a disposizione ben 235 studenti e la ditta BRG dei fratelli Brucculeri che ha fornito un mezzo gommato – ha potuto realizzare la più grossa operazione ambientalista degli ultimi anni.
“La decisione di chiudere al traffico la strada provinciale 71, è una follia!”
“Grazie alla disponibilità e professionalità della ditta BRG – dei fratelli Giacomo e Giosuè Brucculeri – abbiamo bonificato dai rifiuti un lungo tratto di spiaggia di San Leone e liberato dalla sabbia una carreggiata del viale delle dune”.
Lo scorso mese di febbraio durante una notte, nel mare al largo della costa licatese, è stato notato un grosso bagliore causato da un incendio.
“Finalmente la Regione Sicilia ha finanziato i lavori – in somma urgenza – per salvare la pista ciclabile e la strada del viale delle dune di San Leone, aggredita dall’erosione costiera”.
Dopo Eraclea Minoa, Zingarello, il Caos e San Leone l’erosione costiera sta aggredendo anche la spiaggia di Fondachello/Plaia a Licata. La causa scatenante è probabilmente il porto di Licata, che in questi ultimi anni sta facendo arretrare la costa sottoflutto di diversi metri.
L’associazione ambientalista Mareamico Agrigento da quindici giorni ha chiesto a tutti gli Enti interessati di intervenire per evitare che l’erosione costiera “si mangi” la pista ciclabile di San Leone ed anche l’unica strada che porta al mare.
Nelle scorse settimane Mareamico aveva segnalato al Comune ed alla Provincia la presenza di diversi assurdi segnali di divieto di transito per le bici, nell’unica strada che permette di raggiungere Punta Bianca, ai migliaia di sportivi e turisti che la utilizzano.
Domenica mattina, ben 6 motociclisti, hanno scorrazzato impunemente nella spiaggia di Torre Salsa, che è anche una riserva naturale.
L’erosione costiera ha fatto una nuova vittima: il viale delle dune a San Leone. Lo scrive l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento.