«La scuola in Sicilia è un luogo sicuro, dove il virus non si diffonde. E questo grazie anche alle iniziative messe in campo dal governo Musumeci.
Con ordinanza del 20/03/2021 il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè ha disposto la sospensione temporanea dell’attività didattica in presenza per sanificazione da lunedì 22.03.2021 a mercoledì 24.03.2021 (compreso), nei seguenti Istituti scolastici:
Entro il 19 marzo si potranno inviare le istanze per partecipare alla gara per migliorare le condizioni degli edifici scolastici del gruppo 4 di proprietà dell’Ente.
Anche in Sicilia hanno avuto grande successo le Giornate FAI per le scuole, il grande evento nazionale dedicato al mondo della scuola che si è concluso lo scorso sabato 13 marzo.
La competenza per decidere sulla chiusura delle scuole è del presidente della Regione e non dei sindaci, come disposto dall’ultimo Dpcm del 2 marzo scorso entrato in vigore il 6 marzo scorso.
“Nei giorni scorsi, alcuni mi hanno criticato per la mancata adozione di un’ordinanza sulle chiusure delle scuole adducendo una mancanza di coraggio. Niente di più falso”.
“Decide di non decidere. E’ un atteggiamento incomprensibile rispetto ad un’azione di prevenzione assolutamente necessaria per provare a contenere la diffusione del Covid-19 e delle sue varianti”.
“Sentito il governo regionale e l’Asp di competenza, è stato concordato di soprassedere al momento all’eventuale passaggio alla didattica a distanza per tutte le scuole di competenza comunale visto la bassa percentuale delle positività evidenziate in questi giorni”.
Un incontro con le scuole. È stato indetto dal sindaco Francesca Valenti e dall’assessore all’Istruzione Gisella Mondino per fare il punto sull’attuale situazione della curva dei contagi in città e sulle eventuali iniziative da intraprendere.
“Nel comune di Licata , il servizio di assistenza scolastica ai disabili nelle scuole primarie e secondarie di primo grado è stato sospeso per mancanza di fondi da parte degli stessi Comuni. Tutto ciò ricade negativamente sulle categorie più deboli cioè i bambini disabili ai quali non viene garantito un servizio fondamentale”.