La Uila agrigentina alza pesantemente la voce, in vista dei lavori d’aula di mercoledì a Sala D’Ercole sul tema bilancio e dei paventati tagli, per un totale di 244 milioni di euro, con conseguenze che rischiano di essere nefaste per le categorie più deboli che orbitano nel mondo regionale.
Quando la raccolta differenziata frutta qualcosa, non solo all’ambiente, ma anche ai cittadini.
“Diminuzione del quinto d’obbligo” è per questa ragione che i netturbini di Agrigento, si sono riuniti di fronte il palazzo di città.
Domani alle ore 13 un’ampia rappresentanza di amministratori siciliani, muniti di fascia tricolore e guidati dai vertici di Anci Sicilia, incontreranno il presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone e i rappresentanti del Governo per parlare di Legge di Stabilità 2016 e trasferimenti ai Comuni.
Tagli ai comuni siciliani nei trasferimenti delle risorse regionali.
“Pesanti tagli dal governo Renzi per la Provincia di Agrigento. Si tratta di ben 5.879.747,061, dovuti alla rideterminazione degli obiettivi del patto di stabilità interno di Comuni, Province e Città metropolitane per gli anni 2015-2018“.
La Regione Sicilia dice “No” al Punto Nascite del San Giacomo di Licata.
Risparmio o non risparmio questo è il problema. Se è più nobile per Crocetta lasciare nello sconforto più totale i dipendenti delle nove ex province siciliane o prendere coscienza del fallimentare disegno di legge, ammettere la sconfitta e cercare di porre rimedio alla “cronaca di un disastro annunciato”.
Finanziaria approvata al fotofinish all’Ars nella notte tra giovedì e venerdì. La linea seguita è quella di Alessandro Baccei, assessore all’Economia, uomo inviato da Delrio a Palermo per rimettere in sesto i conti della Regione, ha incassato il via libera dell’Assemblea siciliana alle norme più importanti, quelle concordate proprio con Roma, contenute