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A Montaperto grande commozione per il ricordo della tragedia di Marcinelle

nino amato biondiCome ogni anni anche oggi, 8 agosto, alle ore 8.20 di mattina, 262 rintocchi della campana, uno per ogni minatore morto, hanno ricordato le vittime di Marcinelle, sobborgo operaio di Charleroi in Belgio, una delle più gravi tragedie sul lavoro di tutti i tempi.

Giovani arrivati da tutta Europa in cerca di un lavoro nelle miniere di carbone e morti nelle viscere della terra. 262 rintocchi di campana, chiamata “Maria Mater Orphanorum”, ai quali si aggiungono altri “tocchi” a “distesa” in omaggio alle vedove e agli orfani per mantenere vivo il ricordo.

Al pozzo Saint Charles du Bois du Cazier erano in prevalenza italiani: persero la vita 136 connazionali, 5 di questi siciliani (Carmelo Di Baio nato a Montaperto il 21/11/20; Sebastiano Campisi nato ad Augusta il 03/09/15; Gaetano Indorato nato a Sommatino il 01/11/11; Salvatore Piluso nato a Caltagirone il 18/06/22; Calogero Reale nato a Montaperto il 27/06/22).

E oggi proprio nel quartiere agrigentino di Montaperto, come ogni anno, si è voluto ricordare il tragico evento, con una manifestazione in quella piazza dove vi è una targa in memoria di tutti i concittadini di Montaperto che hanno perso la vita sul lavoro. La tragedia della miniera di carbone a Marcinelle, accaduta 60 anni fa, coincide infatti con la Giornata Nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo; un modo per ricordare tutte le vittime italiane che hanno perso la vita nel sacrificio del loro dovere.

Il ricordo di oggi a Montaperto ha visto la partecipazione della signora Rosetta Reale, figlia di Calogero, uno dei minatori morti in quel tragico 8 agosto 1956, che ha voluto porre la corona di alloro benedetta da Padre Sardella, commemorando anche l’altro figlio di Montaperto morto in quella circostanza, Carmelo Di Baio.

Un momento toccante, con la presenza altresì dell’assessore comunale Beniamino Biondi e del consigliere comunale di Agrigento, il dottore Nino Amato, che come ogni anno ha voluto ricordare il triste evento: “Ricordare l’8 agosto del 1956, dal 2001 diventa ogni anno la giornata dei lavoratori italiani nel mondo e significa ricordare gli italiani di tutte le regioni che in 150 anni dall’Unità di Italia nel loro silenzioso lavoro hanno contribuito al benessere dell’Italia, dell’Europa e dell’umanità. Si tratta – aggiunge Amato – di migranti che vengono definiti come migliori ambasciatori del ‘Made in Italy’, ma in termini consuntivi essi hanno dato molto di più di quanto hanno ricevuto dalla madre Patria”.

A Marcinelle – afferma il consigliere comunale Nino Amato – vi sono due “targhe” che mantengono viva la memoria di quei martiri: una posta dall’Associazione “Trinacria” di Charleroi in ricordo dei 5 siciliani morti, ed una posta il 24 marzo del 2015 dall’ex presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, Carmelo Settembrino, per conto del Comune di Agrigento”.

Si tratta di una tragedia ancora presente nel cuore degli abitanti di Montaperto e soprattutto di quei migranti, in gran parte provenienti dai luoghi nei pressi di Marcinelle, che oggi hanno partecipato alla manifestazione conoscendo la storia, i luoghi e quelle antiche divisioni che hanno portato ad una lacerante devastazione, umana e materiale.

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