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Cronaca

Agguato al porto di Porto Empedocle: Burgio non parla, attesa la decisione del gip

Decide di non parlare l’empedoclino James Burgio ritenuto responsabile del reato di tentato duplice omicidio ai danni di Angelo Marino e Riccardo Volpe e porto di armi illegale.

Il giovane, durante l’udienza di convalida del fermo e contestuale applicazione della misura cautelare personale, e svolta ieri al carcere “Di Lorenzo” di Agrigento, ha deciso di non parlare davanti al gip che oggi con molta probabilità prenderà la sua decisione. Il pm Elenia Manno ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere.

Alla richiesta si è opposta la difesa poiché non vi sarebbe pericolo di fuga, tenuto conto anche che l’indagato si è consegnato spontaneamente.

Burgio, come si ricorderà, lunedì scorso si presentò insieme ai suoi avvocati, Alfonso Neri e Salvatore Pennica, dopo quanto accaduto nella giornata di sabato scorso, dove al porto di Porto Empedocle avrebbe esploso un colpo di arma da fuoco all’indirizzo del Marino, colpendolo alla coscia; subito dopo avrebbe rivolto l’arma verso il Volpe tentando invano di esplodere ulteriori colpi. Solo il mancato funzionamento dell’arma avrebbe permesso al Volpe di uscire indenne dai cruenti accadimenti.

Le indagini subito avviate dalla Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, sono proseguite con escussioni di testimoni, perquisizioni, appostamenti senza soluzione di continuità, fino a lunedì scorso, quando il 26enne, in tarda mattinata, accompagnato dagli avvocati Pennica e Neri, si è presentato negli Uffici della Squadra Mobile, ove è stato tratto in arresto e poi accompagnato presso la Casa Circondariale “Di Lorenzo”.

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