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Agrigento capitale italiana della cultura: Confesercenti Sicilia sostiene la candidatura

vittorio-messinaConfesercenti Sicilia sostiene la candidatura di Agrigento a Capitale della cultura per gli anni 2016 e 2017 e plaude all’iniziativa del Commissario Straordinario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, che ha sottoscritto la domada di candidatura a seguito del bando predisposto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la designazione di una città italiana al prestigioso titolo.

Lo afferma il presidente dell’associazione, Vittorio Messina (in foto), secondo cui una città candidata a questo titolo, deve comprendere che la nomina non è solo un modo per costruire un’immagine positiva da comunicare anche a livello internazionale, ma è essenziale per rappresentare un formidabile strumento per rafforzare l’identità culturale territoriale condivisa con i cittadini.
Questo processo non può prescindere dalla collaborazione tra i diversi soggetti sociali, imprenditoriali, culturali e le istituzioni. Risulta indispensabile e propedeutico – precisa Vittorio Messina – a qualunque
altra azione, individuare temi specifici intorno ai quali sviluppare un progetto culturale che abba la necessaria rilevanza internazionale.
Per Agrigento il ruolo del Mediterraneo e del rapporto tra l’Europa e i Paesi che si affacciano sul medesimo mare è una componente cruciale.Per questi motivi, quindi, è opportuno che la futura mministrazione attiva si faccia carico di un processo inclusivo e dell’apertura di laboratori e tavoli di discussione che incoraggino la partecipazione dei cittadini e mirino a suscitare un interesse duraturo, affinché costituisca parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città.
Per Vittorio Messina, la candidatura di Agrigento può servire ad avviare un percorso virtuoso che consenta anche di guardare al futuro con una intenzione e una capacità anticipatoria. Per fare questo, bisogna scegliere di valorizzare e rendere attuali le proprie identità e le proprie vocazioni attraverso un processo partecipativo, negoziale, in grado di dare risposte convincenti ad una domanda di ispirazione sul
futuro lontano; ma anche ad una domanda di concretezza, dove alle prospettive di uno sviluppo condiviso corrisponda una assunzione diffusa di responsabilità. Su questo sfondo si colloca il particolare momento di
una città, che deve vedere inserita nell’agenda politica, assieme alle categorie economiche e sociali, la rimodulazione del processo di pianificazione strategica, per sviluppare una riflessione radicale e complessiva su un disegno di crescita della città, che va declinata ricercando e assicurando le interdipendenze fra discipline settoriali ma anche valorizzando l’intelligenza diffusa, vale a dire il capitale di conoscenze specifiche, di competenze relazionali, di capacità di riflessione su di sè che appartiene alla dimensione collettiva.
Anche per questo, aggiunge il presidente di Confesercenti Sicilia, dobbiamo essere grati alla dottoressa Giammanco per questo importante atto amministrativo che è soprattutto un atto di grande attenzione per
la città da parte di chi in breve tempo ha imparato ad amarla.
Questa lodevole iniziativa può essere allora decisiva, non solo per accreditare la candidatura di Agrigento a capitale italiana della cultura, ma nel senso che il Comune si possa presentare ad un tavolo di
discussione con Enti, Associazioni, Categorie e altri sogetti, portatori di interessi, non con un punto di vista formalizzato, ma in modo che la concezione e le strategie di crescita della città – così come gli obiettivi e le misure attraverso cui dovranno concretamente realizzarsi – siano fissate attraverso un confronto che sappia definire prima di tutto la posta in gioco e sappia poi perseguirla come obiettivo
condiviso.

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