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Politica

Agrigento, “carenze e disfunzioni”: Pullara incontra i vertici Asp

“Come preannunciato la scorsa settimana, oggi si è svolto l’incontro con la direzione aziendale dell’Asp di Agrigento rappresentata dal direttore generale facente funzione dott. Mazzara e il direttore sanitario dott. Mancuso. Presenti all’incontro anche i presidenti delle commissioni consiliari sanità dei comuni di Sciacca e Licata, Avv. Carmela Santangelo e il dott. Mimmo Sambito”.
A comunicarlo è il vice presidente della commissione sanità all’Ars On. Carmelo Pullara.
“Sono stati trattati – prosegue Pullara- le diverse criticità che interessano i nosocomi della provincia di Agrigento ed in particolare degli accorpamenti tra reparti, vedi l’ospedale di Licata, ovvero di reparti vicini alla chiusura, vedi la cardiologia di Canicattì e il centro trasfusionale, ovvero gli ospedali ripresi ad assicurare adeguata assistenza a partire dalla porta di ingresso che è il pronto soccorso, vedi gli ospedali di Agrigento e Sciacca.
La direzione aziendale ha esposto quali siano state le iniziative intraprese e che si stanno intraprendendo per addivenire alla risoluzione delle stesse. Ad esempio l’assunzione di cardiologi dal concorso appena definito, l’invio del personale al centro trasfusionale di Canicattì, l’autorizzazione a prestazione aggiuntive per tutte le branche dove risultano carenze di personale”.
“Il sottoscritto – continua l’onorevole – nelle more della definizione di tutte le azioni poste in essere dalla direzione ha chiesto alla stessa di intervenire presso i direttori sanitari di presidio nonché i direttori di dipartimento affinchè utilizzando le risorse che si hanno, procedendo ad un riequilibrio su base provinciale, al fine di evitare che ci siano isole felici e isole che non riescano ad assicurare la regolarità delle prestazioni ovvero una turnistica adeguata.
Vigilerò – conclude Pullara – affinchè tutto ciò detto venga fatto e si evitino accorpamento di reparti che non fanno altro che abbassare la qualità dei servizi e ridurre la fiducia dei cittadini verso i nosocomi agrigentini che invece hanno al suo interno ottimi professionisti”.

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