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Agrigento, caso SUV: consiglieri d’opposizione chiedono una “operazione trasparenza”

Un’operazione trasparenza sul caso suv: la chiedono al sindaco, Francesco Micciché, i consiglieri di opposizione al Comune di Agrigento Pasquale Spataro, Alessia Bongiovì, Nello Hamel, Calogero Firetto e Margherita Brucculeri. I cinque hanno presentato una mozione inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio convocato per il 23 giugno. I consiglieri, nella mozione, invitano il primo cittadino ad affrontare tutta la vicenda in un dibattito in Consiglio Comunale per informare i Consiglieri ed cittadini su quello che è realmente accaduto nella gestione del finanziamento.

“La disastrosa conclusione della vicenda dell’acquisto di quattro costosi SUV con i fondi assegnati al Comune di Agrigento- si legge nella mozione- impone una immediata e coerente azione di verifica e trasparenza per individuare le cause e le possibili responsabilità dell’anomalo utilizzo di somme a destinazione specifica concesse per le attività in favore dei bambini e dirottate per l’acquisto dei Suv.” Spataro, Bongiovì, Hamel, Firetto e Brucculeri, nello specifico, chiedono al sindaco, nella sua qualità di capo dell’Amministrazione Comunale, se “nel periodo che va dal 1 luglio al 31 dicembre 2021, ha avuto conoscenza del procedimento e se ha valutato la correttezza e la legittimità delle scelte operate dagli uffici ritenendole coerenti sotto il profilo amministrativo e del rispetto dei principi di legalità”.

La mozione, poi, contiene la cronologia delle azioni che hanno determinato la revoca del finanziamento da parte del Dipartimento ministeriale per la Famiglia e la richiesta di recupero delle somme spese da parte della Procura della Corte dei Conti. “Tragicomiche e contraddittorie le attività di giustificazione della scelta dell’acquisto dei SUV – si legge ancora nella mozione- con il tentativo di “tirare in ballo” le associazioni di volontariato che venivano indicate come destinatari finali dei SUV in forza di una sconclusionata deliberazione di possibile assegnazione in comodato d’uso priva di seguito ed efficacia. La verità è che i SUV si trovano parcheggiati in qualche luogo sconosciuto con assicurazione e bollo a carico delle finanze comunali. La verità è che le associazioni di volontariato con questa storia c’entrano poco e niente”.

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