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Politica

Agrigento, contagi in aumento. Spataro: “Il sindaco prenda decisioni immediate”

“Non c’è tempo da perdere. Il sindaco intervenga subito, senza attendere che siano altri a decidere, per mettere in sicurezza la salute pubblica”.Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, torna a sollecitare un provvedimento di Palazzo dei Giganti per porre un freno all’avanzata dei contagi in città che ieri sera ha chiuso il bilancio con 66 persone in trattamento, 17 in più del giorno precedente. “I numeri parlano da soli – aggiunge Spataro – la strategia delle soluzioni che non impattano sulla quotidianità rischia di imprimere una sensibile accelerazione alla curva epidemiologica con inevitabili conseguenze sulla tenuta sanitaria e quindi sulla vita delle persone. Il sindaco Miccichè, che è anche un medico, non può sottovalutare lo stato delle cose – osserva ancora Spataro – ha il dovere, rivestendo il ruolo di autorità sanitaria locale, di assumere misure tempestive ed incisive dettate dalla delicata circostanza, senza subordinarle alle indicazioni dell’Asp o di altri enti o organismi. E’ nelle sue prerogative poterlo fare. Con le varianti che aggrediscono maggiormente i giovani, la chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado, rappresenta un’opzione prioritaria per realizzare un serio argine alla diffusione del virus. Ed in questa ottica, è necessario che il sindaco, facendosi carico della preoccupante situazione, sospenda immediatamente le lezioni in presenza e dia un segnale tangibile del ruolo istituzionale di Palazzo dei Giganti in chiave di tutela e salvaguardia della salute dei cittadini. Vanno dunque rafforzate immediatamente le misure di prevenzione e di controllo – conclude Spataro – se non vogliamo che la situazioni degeneri sotto tutti i punti di vista. Perdere la zona gialla ad appannaggio di una gradazione di colore più forte, come arancione o rossa, sappiamo tutti cosa comporti in termini di ricadute, sia per la popolazione che per il tessuto produttivo del territorio, già in profonda crisi”.

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