fbpx
Regioni ed Enti Locali

Agrigento e il suo stato: lo sfogo di un giovane 22enne

riflessioneRiceviamo e pubblichiamo la lettera di un giovane 22, Tancredi Buscemi. Una riflessione attenta che sottoponiamo ai nostri lettori, affinchè vi sia anche ad Agrigento un’analisi critica su ciò che accade in questa terra:

“Lì, a Girgenti, nessuno si muoveva, né accennava di volersi muovere! Paese morto. “ Scriveva questo Luigi Pirandello ne “I vecchi e i giovani” nei primi del ‘900. Queste righe non pretendono pubblicazione semplicemente sento il bisogno di uno sfogo e di rendere partecipe qualcuno del mio stato d’animo anche solo chi leggerà la mia email. Che cos’è questo silenzio? Ieri mattina ci siamo svegliati con questa notizia: dei dipendenti statali, che dovrebbero vigilare sul corretto funzionamento delle dinamiche sociali senza che queste siano condizionate in nessun modo, sono stati arrestati per dei presunti favori a imprenditori della zona. Ieri mattina ci siamo svegliati e abbiamo scoperto, una volta di più, che ad Agrigento il corretto funzionamento delle dinamiche sociali è un optional, o forse è l’eccezione? Perché la regola sembra un’altra; la regola sembra un funzionario statale che fa evadere le tasse ad uno dei più grossi imprenditori agrigentini in cambio dell’assunzione della propria figlia che giustamente, il mio stomaco nauseato (di 22enne che non sa neanche se un giorno troverà un impiego e se lo troverà sa bene che è quasi impossibile che sia ad Agrigento) ha dovuto sentire pure questo, la suddetta signorina era trattata come gli altri dipendenti, COME GLI ALTRI DIPENDENTI??? Lei??? Il suo impiego era così “normale”? Un impiego figlio di un nobile accordo tra un funzionario statale che tratta la sua posizione come il cortile di casa sua e uno dei più grossi imprenditori agrigentini, silenzio…
La regola sembra un funzionario statale che fa il favore all’amico, eh mischino che fa l’amico non si deve aiutare? Tu non l’avresti fatto? Ma sì aiutiamolo l’amico, facciamogli evadere le tasse che tanto lo stato è ladro, cosa fa per noi lo stato? Silenzio…
Nel frattempo Agrigento grida per un vaso sottratto a piazza Cavour e si infuria per dei pacchetti tolti da sotto l’albero di natale di Piazza Stazione, gesti deprecabili sicuramente e forse nella scala delle priorità di questa pazza pazza città più importante di un’operazione giudiziaria che mostra come i dipendenti statali non siano al servizio dei cittadini ma al servizio di un gruppo di persone che in questa città forse riescono a fare il buono e il cattivo tempo, silenzio però…
Ho cercato per tutto il giorno di spiegarmi questo silenzio, il silenzio dei cittadini, viviamo in una città marcia dove non abbiamo punti di riferimento, chi dovrebbe essere un garante non ci tutela, non tutela il corretto funzionamento di una comunità sociale, o forse i nostri punti di riferimento non sono esattamente quelli che dovrebbero essere? Silenzio…
Poi mi sono chiesto dove fossero le “istituzioni” la classe dirigente, i politici, le autorità, è questo il silenzio più assordante un silenzio che fa male perché, da che mondo è mondo, l’uomo quando si sente smarrito ha bisogno di essere rassicurato, soprattutto nella vita di comunità cerca degli appigli, dei punti di riferimento. Ebbene non ha commentato nessuno, a tarda sera ho letto le parole di Di Natale che parla di una situazione magmatica, dell’inchiesta di ieri come della punta di un iceberg, di un’inchiesta che non è finita ed ecco che questo silenzio da amaro è diventato inquietante.
Mi sono tornate in mente le parole di Vecchioni, non il virgolettato “Isola di m….” artatamente decontestualizzato da moltissime testate, ma le parole dure, di stimolo, a tutti noi a trovare la forza di reagire di non buttarci via perché questo silenzio, nella “migliore” delle ipotesi, è buttarsi via, nella peggiore delle ipotesi è il silenzio dei colpevoli, se non materiali di certo morali.

Tancredi Buscemi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.