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Regioni ed Enti Locali

Agrigento, eletto il presidente dell’Ati: il futuro dell’acqua pubblica a Vincenzo Lotà

vincenzo lotàFumata bianca all’Ambito Territoriale Idrico (ATI) dopo la votazione di ieri che ha eletto il sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà (in foto) nuovo presidente.

Il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, sarà invece il vice presidente. Un risultato forse “inaspettato” sul quale si è arrivati dopo non poche trattative fra i 41, fra sindaci e delegati, presenti alla riunione di ieri che ha sancito finalmente il via libera al nuovo Ambito territoriale che prenderà il posto dell’ATO Idrico. Alla fine sono al sindaco di Menfi sono andati ben 23 voti; 17 invece quelli di Messana, 1 astenuto.

La riunione dei sindaci dell’agrigentino, convocata nella sede IRSAP (ex consorzio ASI), ha quindi visto la “vittoria” del gruppo dei sindaci (16 ndr) appartenenti a quella categoria che non avevano dato in gestione le proprie reti idriche al gestore privato. Un vero “colpo di scena” visto che sulla carta il nuovo presidente avrebbe dovuto essere essere espressione di coloro che invece sotto tutt’ora sotto la gestione di Girgenti Acque spa (27 ndr). Uno scenario che dunque ha visto emergere qualche “franco tiratore”.

Insomma, quella vista ieri è sembrata essere un’ennesima dimostrazione di logiche politiche e di equilibri che poco, o nulla, hanno a che vedere con l’obiettivo primario che interessa ai cittadini: l’immediata ripubblicizzazione dell’acqua. Composto l’ufficio di presidenza l’Ati dovrà ora entrare nel pieno delle sue funzioni con l’elezione dei cinque sindaci che comporranno il Consiglio. Un passaggio fondamentale per consentire alla Commissione degli esperti di valutare le eventuali inadempienze da parte dell’ente gestore e rescindere così la convenzione, così come previsto dalla legge regionale 19.

Una situazione più volte denunciata dall’Inter.Co.Pa. che anche ieri ha voluto manifestare il proprio dissenso verso un “modus” che, a loro dire, scontra con gli interessi dei cittadini. Problemi su problemi quelli relativi al servizio idrico, visto che negli ultimi mesi i sequestri dei depuratori agrigentini ha portato ad una situazione del tutto paradossale.

Ora bisognerà solo aspettare quale sarà la linea che il neo presidente Lotà vorrà adottare: la provincia di Agrigento aspetta impaziente.

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