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Agrigento, Firetto pone divieto di coltivazione di Fave e piselli

firettoFave e piselli, legumi tipici della tradizione contadina, banditi dal Comune di Agrigento. Con propria ordinanza il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto (in foto), su proposta del Dirigente del Settore V, ordina il “divieto di coltivazione di fave nel territorio del comune di Agrigento”.

L’ordinanza del Sindaco, secondo quanto si legge nelle premesse è dettata dal tutelare le persone affette da “favismo” le quali, nella variante mediterranea, possono sviluppare crisi emolitica non solo ingerendo il legume, ma anche solo inalando il polline durante il periodo dell’infiorescenza.

Secondo quanto rilevato, nel Comune di Agrigento vi sarebbero soggetti predisposti al favismo che giustificherebbe l’adozione di adeguati provvedimenti per la salvaguardia della salute di tali soggetti.

In particolare l’ordinanza del sindaco Firetto mira a vietare la coltivazione dei suddetti legumi in un raggio di almeno 300 metri dalle abitazioni, posti di lavoro o luoghi di frequentazione abituale dei cittadini affetti da G6PD.

Alcuni cittadini affette da favismo infatti hanno chiesto l’intervento del sindaco al fine di vietarne la coltivazione nel raggio di 300 metri nelle zone di via del Ligustro, e nelle zone della scuola Federico II al Villaggio Mosè, nonchè in via Piersanti Mattarella nei pressi del Liceo Scientifico “Politi” raggiungibile percorrendo la via Panoramica dei Templi e lontane (sempre nel raggio di 300 metri) da strutture sanitarie e Ospedali.

Il Sindaco ha così emanato l’ordinanza al fine di vietare la coltivazione delle fave limitatamente nei luoghi ed edifici pubblici, centri abitati o sotto previa richiesta da parte di interessati che debbono comunque documentare la patologia.

Inoltre i titolari delle attività commerciali devono apporre appositi cartelli al fine di rendere nota la vendita di fave fresche sfuse o preincartate.

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