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Agrigento, folla di fedeli per il Venerdì Santo: una tradizione che si rinnova

cristoUn’atmosfera surreale, come se tutto per pochi momenti di concentrasse attorto all’urna di Gesù e della Madonna Addolorata.

È questo quello che si è respirato anche quest’anno ad Agrigento. I balconi degli antichi palazzi del centro storico espongono, oggi come ieri, le coperte ricamate più belle per rispetto al feretro del Signore appena morto e deposto, il cui passaggio viene accolto da una cascata di petali di fiori. Tradizioni rispettate anche quest’anno: il percorso che si dipana lungo il centro storico, le confraternite dei “Signurara” e dei “Madunnara” che seguono rispettivamente il simulacro del Cristo in passione e della Madonna straziata dal dolore, la banda, i fedeli che scalzi seguono il percorso della via Crucis fino a Sant’Alfonso dove il Cristo verrà crocifisso.

Poi arriva il momento della canzone “Ah si versate lacrime!” che tocca le corde della commozione di tutti i numerosissimi fedeli accorsi ad onorare il giorno della Passione di Gesù Cristo.

Una Agrigento dunque in cui si respira il profumo della fede e della tradizione che non muore ma si perpetua, si persegue e si rinnova.